Thursday, April 25, 2024

Si è conclusa domenica alle 18.00 l’”Azione 72 ore”: 20’000 giovani e ragazzi di tutta la Svizzera si sono impegnati – da giovedàì – a portare a termine 700 progetti di volontariato e di utilità  pubblica in un tempo limite di 72 ore. Soddisfacenti i risultati delle azioni. Nata in Germania e attuata per la prima volta in Svizzera, l’operazione è stata coordinata dalla Federazione delle associazioni giovanili (FSAG).

Obiettivo dell’operazione era di rendere visibile il lavoro di volontariato svolto nell’ambito delle associazioni giovanili e promuoverne il risconoscimento. La gamma di progetti scelti era molto vasta: dalla costruzione di una rampa per skateboard, fino alla rivitalizazzione di un ruscello, passando per la messa in scena di un teatrino in un asilo.

“Sostengo l’iniziativa perchà© mi piace l’idea di voler portare agli occhi dell’opinione pubblica il volontariato giovanile extrascolastico”, aveva dichiarato all’inizio delle 72 ore, il consigliere federale Pascal Couchepin.

I partecipanti dovevano vincere la sfida senza impiego di denaro ma con grande spirito di iniziativa, dimostrando che l’impegno sociale può essere divertente e che ci sono valori da difendere. Nel corso della “maratona” di volontariato giovanile, le emittente radiofoniche pubbliche hanno informato regolarmente sullo stato dei lavori diffondendo richieste di aiuto e proposte di sostegno.

La RSI, che ha messo a disposione un centro raccolta dati allestito negli studi di Lugano-Besso, gestito da una miniredazione RSI insieme a rappresentanti dell’”Azione 72 Ore”, ha seguito l’esperienza con cronache costanti su Rete Uno e Rete Tre.

I progetti di “Azione 72 ore” – ha fatto sapere la Federazione svizzera delle associazioni giovanili (FSAG) – sono stati scelti dai monitori. Annualmente oltre mezzo milione di giovani compie in media cinque ore di volontariato a testa e a settimana all’interno di un’organizzazione. La FSAG riunisce 80 associazioni giovanili ed è sostenuta finanziariamente dalla Confederazione.

Cosa è successo nella Svizzera italiana? Molte le iniziative portate a compimento, come rende noto il sito della RSI. Al reparto pediatria dell’ospedale San Giovanni di Bellinzona è stato esposto il lavoro (pannello informativo + mostra di quadri) eseguito da scolari delle medie insieme ai ragazzi disabili di Cultura e formazione. Nella casa per anziani al Pagnolo di Sorengo c’è stata un’animazione organizzata da un gruppo breganzonese). A Giubiasco c’è stata la festa di quartiere.

A Lodano, in Valle Maggia, vi è stata la costruzione di palafitte che serviranno come giochi per bambini; a è stato ristrutturato un parco giochi; a Carabbia è stato ripulito il torrente; a Bombinasco è stata costuita una la legnaia; a Tenero si è allestito un sentiero; A Castel San Pietro vi è stata la piantumazione in un bosco, cosàì come a Breganzona; al laghetto di Muzzano è stato allestito un percorso naturalistico. A Bellinzona si è approntato un quadro gigante ispirato a Mirò.

Fonte: SwissInfo