Friday, April 19, 2024

In Italia sono sempre di più coloro che considerano come propri eredi i bambini che vivono in condizioni più disagiate e che decidono di fare testamento all’UNICEF.

Anna Caterina Alimenti Rietti di Roma, donatrice UNICEF da moltissimi anni, ci racconta perchà© fare testamento all’UNICEF

“Vi chiederete perchà© fare un testamento e perchà© farlo a favore dell’UNICEF.
Nella visione della vita, un pò scaramantica, di noi italiani, parlare di testamenti è il più lontano degli interessi.
Ma in realtà , se ci riflettessimo un momento, non è cosàì.
Nel leggere il testamento di mio Padre, vi ho trovato una continuazione di quell’amore a che la famiglia proseguisse nel suo cammino senza scossoni.
Quando era piccola mia figlia, con mio marito stilammo un testamento per proteggerla nella sua crescita.
Ora che mio marito è deceduto e mia figlia è adulta l’ho stilato anche per dirle che il nostro dialogo, iniziato alla sua nascita, non finirà  con la mia morte. Come potete vedere, i perchà© di un testamento sono tanti e svariati. Qualcuno potrà  obiettare – ma io non ho grandi patrimoni, queste sono cose da ricchi! – Anche in questo non sono d’accordo. Il disporre di un quadro, di un gioiello, di una somma di denaro, anche piccola, significa soltanto pensare con affetto a quella data persona che vogliamo gratificare con il nostro lascito.
Potrà  essere un figlio, potrà  essere un nipote, potrà  essere una persona amica, potrà  essere un bambino che non conosciamo e si dibatte tra la vita e la morte in un Paese lontano, dove quello che qui da noi è scontato, come l’accesso alle vaccinazioni, là , dove lui vive, è quasi impensabile.
Ecco allora l’importanza del gesto di destinare, nel nostro testamento, anche una sola parte di ciò che possediamo, all’UNICEF che penserà  a vaccinare, a portare l’acqua potabile, a combattere contro le epidemie che falciano le vite di tanti bambini innocenti in quei lontani paesi e poi penserà  pure alla loro istruzione. C’è ancora chi obietterà  – ma come faccio a destinare qualcosa all’UNICEF, io ho dei figli, dei parenti che ereditano di diritto e che potrebbero non accettare quanto da me disposto, questo va bene per chi non ha nessun erede! – Ancora una volta non sono d’accordo. Anch’io ho una figlia e dopo averne parlato anche con lei ho deciso di destinare, nel mio testamento, qualcosa all’UNICEF. Se faremo capire ai nostri eredi che loro sono nati dalla parte fortunata del mondo, senza nessun merito, ma solo per una serie di fortuite coincidenze, allora saranno i primi a condividere quanto da noi stabilito.
In posti lontani del mondo, in questo momento, ci sono tanti bambini che piangono per la fame, per il freddo, perchà© orfani. Accendiamo una speranza nei loro cuori, asciughiamo le loro lacrime, ricordiamoci che è nostro dovere farlo… e basta poco… una firma sotto un testamento.
Io l’ho fatto…fatelo anche voi”.

Per saperne di più e per richiedere l’opuscolo informativo:

Comitato Italiano per l’UNICEF
Via Palestro, 68
00185 Roma
Sito: http://www.unicef.it/aiuta_unicef/tu/legati_sorriso_come.asp
Tel. 0647809263
E-mail eredita@unicef.it

Fonte: Segnalazione