Friday, April 19, 2024

Riformulare i criteri di presa in carico degli anziani da parte dei servizi sociali e sanitari sul territorio del Distretto sud-est era l’obiettivo del progetto sperimentale “Conoscenza realtà  anziana” (all’interno del progetto comunitario EQUAL-INSEREG), promosso e coordinato dalla Provincia di Parma, assessorato al Coordinamento Servizi sociali e sanitari.

Dopo l’individuazione di anziani fragili, il progetto si è sviluppato con interventi di presa in carico leggera da parte dei servizi, evitando in tal modo di intervenire solo in fase di emergenza, quando diventa più difficile garantire la permanenza a domicilio dell’anziano.

I risultati raggiunti sono stati molto positivi: integrazione di competenze professionali sociali e sanitarie, mappa dei bisogni della realtà  specifica di ogni singolo comune, individuazione delle situazioni a rischio, maggiore conoscenza dei bisogni della popolazione anziana non in carico ai servizi. Importante la collaborazione fra medici di famiglia e assistenti sociali, che hanno valutato insieme le singole situazioni attraverso un approccio multidimensionale del contesto in cui vive l’anziano.

“Abbiamo sperimentato un percorso che ha avuto ottimi esiti, l’obiettivo è che questa prassi di lavoro condivisa tra sociale e sanitario diventi un metodo – ha spiegato Tiziana Mozzoni, assessore provinciale al Coordinamento servizi sociali e sanitari. Il meccanismo di “intercettazione” della domanda è fondamentale perchè permette di agire prima che la situazione diventi troppo grave e richieda interventi di assistenza pesanti per i servizi”.

àˆ stata censita la popolazione anziana ultra75 non in carico ai servizi sociali e sanitari, su 7.559 unità  di popolazione anziana complessiva ultra 75, 6.603 anziani non erano conosciuti dai servizi sia sociali che sanitari. Su questa cifra complessiva è stato verificato dalle assistenti sociali e dai medici di Medicina Generale un campione di circa 1.000 anziani sconosciuti ai servizi, e sono stati attivati, per le situazioni a rischio, interventi preventivi.
Al progetto hanno aderito i 13 Comuni del Distretto sud-est tramite i loro servizi sociali, la Comunità  montana Appennino Parma Est, l’Azienda USL.

I professionisti coinvolti nel progetto sono stati i 47 medici di Medicina Generale del Distretto e le 9 assistenti sociali dei servizi Anziani dei Comuni.
Visto il successo dell’iniziativa, nel maggio 2004 è stato proposto un nuovo progetto “La gestione anticipata della fragilità ”, con capofila l’Azienda USL di Parma del Distretto Sud-Est. Questo progetto ha partecipato ad un bando regionale ed ha ottenuto il finanziamento di 35.000 euro rispetto ai 52.000 complessivi di costo.

Nei prossimi giorni inizieranno gli incontri con i referenti interessati, medici di Medicina Generale e assistenti sociali dei comuni, per ripartire e consolidare l’esperienza precedente.

Fonte: Emilianet.it