Saturday, April 20, 2024

Le cure a domicilio per i pazienti geriatrici non servono a ridurre la percentuale di ricoveri per gli over 80, anzi sembra aumentino il numero di anziani che devono ricorrere all’ospedalizzazione. Questo il risultato di uno studio condotto in Inghilterra e pubblicato sull’ultimo numero del British Medical Journal.

L’indagine è stata pensata proprio per verificare se, fornendo ai pazienti più anziani un’assistenza costante da parte di operatori sanitari, la qualità  della loro vita migliorasse e si riducesse la necessità  di ricorrere al ricovero. Molti ricoveri, infatti, sono causati da un uso scorretto dei farmaci spesso dovuto ad errori nel seguire le prescrizioni del medico.

Nello studio sono stati coinvolti 872 volontari tutti di età  superiore agli 80 anni e, sebbene per ragioni diverse, sotto cura farmacologica; i partecipanti allo studio, inoltre, prendevano almeno due tipologie di farmaci al giorno. Per l’assistenza a domicilio di questi pazienti sono stati reclutati 22 operatori sanitari. I volontari sono stati seguiti per sei mesi e i dati circa il loro stato di salute sono stati raccolti ad intervalli regolari: a sei e otto settimane dall’inizio del percorso di assistenza a domicilio, e poi a quattro e sei mesi.

I risultati dello studio sono stati sorprendenti: l’assistenza medica a domicilio non riduce la percentuale di ricovero tra i pazienti anziani, al contrario ne è stato registrato un aumento del 30 per cento. Cosàì gli autori dello studio hanno proposto come possibile spiegazione dei risultati di quest’analisi che la maggiore consapevolezza dei pazienti nei confronti della loro salute li abbia portati a riconoscere prima e meglio alcuni sintomi inducendoli a ricorrere al ricovero in situazioni che prima avrebbero trascurato. Un’altra possibile interpretazione dell’aumento di ricoveri è che il monitoraggio costante da parte del medico abbia determinato una maggiore aderenza alla cura dei pazienti e che questo abbia sviluppato negli anziani delle malattie iatrogene, cioè malattie secondarie dovute proprio alla somministrazione dei farmaci.

Quest’analisi lascia aperto il dibattito se sia necessario programmare per i pazienti anziani un particolare tipo di assistenza sanitaria o se il sistema, almeno quello britannico, vada bene cosàì. Questa però è una questione che interessa tutte l’Europa che, ormai, è davvero il vecchio continente: l’età  media e le aspettative di vita continuano ad aumentare e la gestione dei pazienti anziani è uno dei problemi più scottanti della sanità .

Fonte: Yahoo – Salute