Friday, April 19, 2024

E’ stato inaugurato alla presenza dell’Assessore alle Politiche Sociali e Promozione della Salute Raffaela Milano, il nuovo Centro Informativo Penelope II di via Ufente 16.
Penelope II – gestito dalla cooperativa sociale “San Saturnino – è il 12° centro che si inserisce nella Rete di Centri per l’informazione sociale presente in undici diversi territori municipali (I, II, III, IV, V, VIII, X, XI, XIII, XV, XVIII). Il Progetto, patrocinato dal Comune di Roma si rivolge alle famiglie, agli anziani, ai giovani, alle persone disabili e più in generale a tutti i cittadini che hanno necessità  di essere informati sulle risorse e sulle opportunità  presenti nel territorio del proprio Municipio.

Dal 2002, inizio dell’attività  del Progetto, la rete si è costantemente ampliata per rispondere man mano alle crescenti esigenze territoriali sui temi dell’informazione sociale. Nel 2003 i centri Penelope hanno accolto 2140 cittadini (737 uomini e 1403 donne), di cui il 34% tra i 31 e i 45 anni, seguita dagli ultra sessantenni per il 28%.
Le principali richieste di informazione da parte dei cittadini hanno riguardato tematiche sociali e sanitarie tra le quali: assistenza agli anziani, iscrizione agli asili nido, pensioni, domande di invalidità  e accompagno.

Nella Rete Penelope – promossa e coordinata dall’Associazione di Imprese Sociali Città  Visibile e da 14 cooperative sociali di Roma – lavorano complessivamente circa 40 professionisti del sociale che ogni giorno ascoltano e accolgono il cittadino per informarlo sulle risorse che il territorio mette a disposizione: assistenti sociali, educatori, psicologi, sociologi, operatori domiciliari che, all’esperienza svolta nelle proprie cooperative, uniscono un percorso formativo costante e mirato alla comunicazione sociale.
La comunicazione tra i Centri è supportata dall’utilizzo di in un database informatico comune che permette in tempo reale di consultare ed aggiornare i dati relativi alle risorse territoriali di ogni territorio in cui è presente Penelope.

Fonte: Dipartimento delle politiche sociali