Friday, April 26, 2024

Il progetto sperimentale “Evoluzione del custode socio-sanitario nell’area metropolitana di Milano” è stato approvato dalla giunta regionale della Lombardia. Per la realizzazione del primo anno di questa sperimentazione, la Regione ha stanziato 375mila euro; altri 750mila sono stati stanziati dal ministero della Salute. Il programma prevede l’impiego di una sessantina di giovani che fanno il servizio civile, coordinati da una decina di “custodi socio- sanitari”, operatori provenienti dall’area socio-sanitaria con un’accurata formazione in materia e in grado quindi di riconoscere i bisogni e di essere valido supporto agli anziani con cui verrà  quotidianamente in contatto.

Per ora saranno una trentina i caseggiati o gruppi di caseggiati interessati; in ciascuno di essi opereranno, in media, due giovani del servizio civile, formati per essere in grado di riconoscere le situazioni di bisogno. In alcuni casi si faranno carico di alcuni interventi (accompagnamento dal medico, acquisto farmaci, ecc) in altri, più complessi, faranno intervenire il “custode socio- sanitario”.

Loro compito sarà  anche quello di coordinare la rete dei servizi del territorio, collaborare col portiere dello stabile e svolgere un lavoro di ‘tutoring’ per i giovani del servizio sociale. Anche il portiere dello stabile riceverà  un’adeguata formazione per renderlo capace di monitorare la situazione, realizzare piccoli interventi, accogliere i giovani che fanno il servizio civile. L’elemento fortemente innovativo e il vero motore di questa sperimentazione e la “centrale operativa”. Costituita dai “custodi socio-sanitari”, coordinerà  tutta l’attività  di aiuto sia in forma diretta che attraverso l’utilizzazione della rete dei servizi presenti sul territorio.