Friday, March 29, 2024

I datori di lavoro avranno tempo fino al 30 settembre per far emergere chi lavora in nero o senza il permesso di soggiorno o ambedue le cose. Ma ci sono precise regole da rispettare: pagare l’una tantum di 500 euro, compilare la domanda di emersione online e recarsi alla convocazione allo Sportello l’Immigrazione.

Procedura
Si possono legalizzare, al massimo, una colf e due badanti straniere. Mentre, se si tratta di lavoratori italiani che vanno fatti emergere dal nero non ci sono limiti numerici. La regolarizzazione costa 500 euro per ciascun lavoratore. Un importo che sostiene interamente il datore di lavoro e che serve a coprire’ anche – ai fini previdenziali e assistenziali – i tre mesi precedenti di lavoro (dal 1 aprile al 30 giugno 2009). La sanatoria, infatti, puo’ avvenire se la colf o la badante lavora da almeno tre mesi antecedenti al 30 giugno 2009. Per i lavoratori comunitari e italiani la domanda dovra’ essere presentata all’Inps, per gli altri va trasmessa allo sportello unico per l’immigrazione. Per poter regolarizzare bisogna dimostrare di avere un reddito tra 20mila euro (se lavora solo una persona in famiglia) e 25.000 euro (se lavora piu’ di uno). La possibilita’ e’ data a chi impiega colf e badanti per un lavoro domestico. Non riguarda gli alberghi, le pensioni, gli affittacamere e le cliniche private. E nemmeno i collegi-convitti, anche se esercitati senza fine di lucro.

C’e’ tempo fino al 30 settembre per inviare on line sul sito del Viminale le domande di regolarizzazione per colf e badanti. Ma quest’anno non ci sono quote e quindi non c’e’ un limite massimo di domande e non si dovra’ fare a gara di velocita’. In altre parole, tutte le domande che rispondono ai requisiti, compresi reddito e certificati medici, saranno accettate, previo pagamento dell’indispensabile contributo di 500 euro per la sanatoria. Cosi’, una volta inviata la domanda, la ricevuta poi sara’ disponibile sul sito del Viminale entro 72 ore e si potra’ scaricare inserendo apposita ID e password. E per capire se la regolarizzazione e’ andata in porto, bisognera’ attendere la chiamata dello Sportello Unico per l’Immigrazione in caso di badante extracomunitaria. Li’ verra’ verificata la regolarita’ della domanda e stipulato il contratto di soggiorno. Entro 24 ore il datore di lavoro dovra’ comunicare all’Inps l’avvenuta regolarizzazione per consentire l’iscrizione e ottenere i bollettini. Allo sportello postale, poi, il lavoratore potra’ avere il permesso di soggiorno. Sul sito del Viminale e’ presente sia la circolare del 10 agosto con tutte le regole per l’emersione di colf e badanti sia il modello F24 per pagare il contributo forfettario di 500 euro.

Il versamento puo’ essere effettuato, presentando il modello F24, presso gli sportelli di qualunque agente della riscossione o banca convenzionata e presso gli uffici postali.

Articolo tratto da Miaeconomia.it