Friday, March 29, 2024

Dalla riunione della maggioranza dei giorni scorsi è emersa la decisione di non fare tagli ai contributi per i neo assunti, questa settimana si definirà  l’emendamento sullo «scalone» (il passaggio nel 2008 da 35 a 40 per gli anni di contributi necessari all’ accesso alla pensione di anzianità ). Il ministro del Welfare, Roberto Maroni ha assicurato che non ci sarà  nessun rinvio della riforma. Cgil, Cisl e Uil avevano manifestato la loro preoccupazione per il taglio dei contributi sul fronte dei conti previdenziali, e per l’obbligatorietà , prevista dalla delega, del conferimento del Tfr ai fondi, considerata una norma incostituzionale. Gli industriali invece bocciano la modifica prospettata dalla maggioranza, e parlano di «una riforma che guarda solo agli anziani e non ai giovani». Un giudizio positivo sulle modifiche annunciate arriva invece da Cisl e Uil, mentre la Cgil non crede a una modifica radicale della delega. Intanto le segreterie unitarie sono state rinviate a venerdàì. La Uil, con il segretario generale Luigi Angeletti, afferma che «se scomparirà  anche l’emendamento relativo all’innalzamento a 40 anni» al sindacato «andrà  benissimo», mentre il numero uno della Cisl, Savino Pezzotta, chiede di vedere la proposta complessiva del Governo. Intanto i ministri delle Finanze della Ue hanno affermato, riguardo al programma di stabilità  dell’Italia 2003-2007, che «i tempi di sviluppo del progetto governativo di riforma delle pensioni sono essenziali per arginare l’aumento previsto della spesa pensionistica sul Pil nel corso dei prossimi 20 anni».