Friday, March 29, 2024

Secondo gli ultimi dati Istat – “100 statistiche per il Paese” riguardanti gli anni 2001-2006 – il problema della sicurezza è anche un problema di conoscenza della realtà e forse soprattutto di comprensione e di rapporto con la globalizzazione. Gli incrementi dei delitti nel periodo considerato risultano superiori ai 10 punti percentuali al Nord nella provincia autonoma di Trento, in Valle d’Aosta, Lombardia ed Emilia-Romagna; al Centro in Toscana; nel Mezzogiorno in Abruzzo. Nelle Isole la variazione è invece negativa (rispettivamente -3,7 punti percentuali in Sicilia e -4,8 in Sardegna).
Le regioni con una delittuosità superiore a quella media nazionale nel 2005 sono il Piemonte, la Lombardia, la Liguria, l’Emilia-Romagna, la Toscana e il Lazio; le regioni con i valori più bassi sono invece la Basilicata (18,8) e il Molise (23,4).

Ma c’è anche il fatto della diminuzione degli omicidi: “In Italia dal 2000 ad oggi si assiste a una progressiva riduzione del numero di omicidi, che passano da 13,1 a 10,3 per milione di abitanti”. La gran parte degli omicidi si registra nelle regioni del Mezzogiorno, in particolare Campania, Puglia, Calabria, Sicilia, Sardegna e, in modo minore, Basilicata; anche queste regioni presentano lo stesso andamento decrescente che si osserva a livello nazionale. “Si può dunque supporre che la riduzione degli omicidi sia strettamente legata alla diminuzione degli omicidi di criminalità organizzata registrata nelle regioni del Sud e nelle Isole. Su questa tipologia di reato è, infatti, netta la spaccatura tra il Nord e il Sud del paese. La riduzione è imputabile per lo più ai quozienti decrescenti di Puglia e Calabria”, nonostante in questa ultima regione si rilevino ancora valori superiori a tutte le altre: insieme alla Campania (22,1) rimane infatti la regione con i valori dell’indice più elevati (34,4). Ad oggi, dunque, queste due regioni sono anche quelle definibili più a rischio per la presenza di organizzazioni criminali (camorra e ‘ndrangheta), che utilizzano ancora frequentemente lo strumento dell’omicidio. In particolare, la “guerra di camorra” che si è consumata a Napoli nel 2004, ha influenzato il dato campano. Con qualche oscillazione, gli omicidi risultano in diminuzione anche nel Centro-Nord.

Articolo tratto da Regioni.it