Wednesday, April 24, 2024

Da mercoledàì 13 fino a venerdàì 14 dicembre, Milano sarà  la capitale della ricerca contro l’ictus; ovvero l’infarto cerebrale, patologia che rappresenta nel mondo la seconda causa di mortalità  in assoluto e la principale causa di disabilità  permanente nei paesi occidentali. A livello internazionale secondo l’OMS (Organizzazione Mondiale della Sanità ) ogni anno si registrano 5,1 milioni di decessi a seguito di ictus cerebrale e in Europa la stima è di 1,3 milioni.

L’evidente rilevanza del bisogno sanitario che deriva dall’incidenza e dalla prevalenza dello stroke (ictus) e dai sui esiti invalidanti – dichiara la Dott.ssa Caterina Pistarini, presidente del Forum e Responsabile dell’Unità  per gravi cerebrolesioni della Fondazione S.Maugeri di Pavia – sono le principali tematiche che abbiamo in programma di affrontare nella due giorni organizzata a Milano, anche grazie al sostegno delle società  scientifiche italiane, europee, le associazioni dei pazienti ed il fondamentale sostegno della Regione Lombardia

Flash dal programma congressuale

Molti gli argomenti trattati, altrettanti i focus che saranno presentati e diffusi ai media nei giorni del Congresso Internazionale Focus on Stroke (dal 13 al 14 di dicembre 2007); di seguito i principali:

Ictus e genetica: il professor Luigi Luca Cavalli Sforza, professore emerito presso l’Università  di Stanford, California illustrerà  le prospettive della ricerca scientifica internazionale. Una relazione dall’alto valore scientifico che supera l’interpretazione semplicistica della patologia ictus come sola conseguenza di specifici fattori di rischio (ipertensione, fumo, dislipidemie, diabete ed età ) focalizzando l’attenzione sulle nuove prospettive genetiche che potrebbero facilitare la prevenzione e la cura dell’ictus come malattia a patogenesi complessa.

Nuovi farmaci e tecnologie per la riabilitazione post ictus. Focus sui nuovi farmaci e le nuove tecnologie a disposizione. Grande rilievo ai risultati degli studi condotti nell’ultimo decennio con l’utilizzo delle tecniche di Neuroimaging in grado di misurare e visualizzare le funzioni dell’encefalo, utili a comprendere e ad analizzare la relazione tra l’attività  di una specifica area cerebrale.

Un modello di percorso clinico per l’ictus. Verrà  illustrato un nuovo e più funzionale modello di percorso clinico, frutto della collaborazione di tutte le figure mediche e professionali necessarie, basato sulla classificazione ICF che tiene conto di tutti gli aspetti di limitazione delle capacità  di partecipazione della persona. Tra le tematiche discusse si approfondirà  l’aspetto del progetto di cura come percorso in rete integrata sanitaria e socio-assistenziale con la quale si possa accompagnare l’evoluzione della patologia fino al reinserimento in ambiente domiciliare o istituzionale.

Fonte: Segnalazione