Friday, April 19, 2024

Azzeramento delle liste di attesa per l’inserimento nelle residenze sanitarie assistite, potenziamento della rete di assistenza domiciliare, contributi per il sostegno al lavoro di cura delle assistenti familiari e per l’emersione di una grossa fetta del lavoro di cura sommerso. Sono questi gli obiettivi che, a partire dal 2008, si è posta la giunta regionale attraverso il ‘Progetto per l’assistenza continuativa a persone non autosufficienti’, meglio conosciuto come ‘fondo per la non autosufficienza’.

Anticipando l’iniziativa nazionale, la Toscana ha deciso di darsi un proprio indirizzo cercando di dare una risposta civile e solidale alle fasce più deboli, e crescenti, della popolazione. Si tratta di un lavoro che ha coinvolto tutti gli operatori dei servizi sociali e sanitari della Toscana, i soggetti istituzionali e quanti hanno partecipato al tavolo di consultazione. Un lavoro integrato che permette alla Toscana di dotarsi, attraverso nuovi fondi, di strumenti adeguati per far fronte a esigenze sociali sempre più impellenti e assicurare agli anziani e alle famiglie risposte rapide e certe, secondo livelli essenziali di assistenza. Le persone anziane non autosufficienti in Toscana sono 80mila circa, 40mila delle quali giudicate ‘gravi’ (senza dimenticare i disabili, che in Toscana sono circa 70mila). Per questo occorre articolare sempre di più i servizi e raggiungere le persone nelle loro casa per sostenerle al meglio.

Fonte: Auser.it