Wednesday, May 8, 2024

àˆ on line la nuova inchiesta del portale della Regione Lazio dedicato ai Consumatori.

Nel mirino la nuova frontiera del business dei prestiti, quelli riservati agli anziani. Clienti preferiti? Pensionati proprietari di un’abitazione, questo il target delle tante finanziarie che offrono prestiti vitalizi fino a 450 mila euro agli over 65 senza chiedere indietro denaro per tutta la durata della loro vita.

Con queste formule di finanziamento, banche e finanziarie concedono una somma che va dal 20 al 50% del valore della casa, in relazione all’età  del richiedente:in genere, sotto i 70 anni si può ricevere il 20%, sopra i 90 anche il 50%. Il titolare, può beneficiare del prestito senza preoccuparsi di pagare le rate, saranno, infatti, gli eredi a provvedere all’estinzione del debito. Nel frattempo, però, se il proprietario di casa ha la fortuna di vivere a lungo, il debito cresce a dismisura.

Il prestito vitalizio (introdotto con la finanziaria 2006 dall’ex ministro Giulio Tremonti), è l’unico strumento finanziario che prevede il calcolo di interessi sugli interessi, ovvero il debito viene ricapitalizzato ogni anno, dando luogo all’anatocismo. In Italia è vietato, ma per i prestiti vitalizi, la legge consente un’eccezione.

Con questo sistema, se il pensionato chiede un prestito di 100mila euro, con un tasso di interesse dell’8%, dopo un anno la cifra da restituire si aggira a 108mila euro. In seguito, però, gli interessi non si calcolano più sul capitale iniziale, ma sull’intero debito. Cosàì, trascorsi 5 anni, la cifra sale a 146mila euro; in 10 anni a 215mila euro; dopo 15 anni siamo già  a 317mila euro: oltre il triplo del capitale iniziale. Il finanziamento, inoltre, non prevede il consenso degli eredi.

I dati forniti dall’Istat testimoniano una situazione drammatica: oltre il 32% dei pensionati arriva con grande difficoltà  a fine mese e il 27,4% delle coppie senza figli non riuscirebbe a far fronte a una spesa imprevista di 600 euro.

Fonte: Segnalazione