Thursday, March 28, 2024

Un incremento del 50 per cento dei lavoratori iscritti alle forme pensionistiche complementari. E’ il primo bilancio del semestre di avvio della riforma del Tfr, comunicato dal presidente della Covip (Commissione di vigilanza sui fondi pensione) Luigi Scimia, in occasione della Relazione annuale. Secondo i dati diffusi da Scimia, i lavoratori che nei primi sei mesi del 2007 hanno optato per la destinazione del Tfr ai fondi pensione sono circa 900.000.

Considerato che a fine 2006 gli iscritti erano 1.800.000, al momento i dipendenti privati iscritti alle forme pensionistiche complementari sono 2,7 milioni. Tali dati, ha precisato Scimia, non tengono però ancora conto “dei lavoratori che entro il semestre non hanno espresso alcuna manifestazione di volontà  circa la destinazione del Tfr, cosiddetti lavoratori silenti”. “Un quadro più completo – ha aggiunto il presidente della Covip – potrà  pertanto aversi soltanto con l’effettivo versamento delle quote di Tfr che, nella gran parte dei fondi è atteso nel corso del mese di ottobre”.

Le adesioni sono particolarmente rilevanti tra i lavoratori del Nord-Ovest. Quanto all’eventuale incidenza della crisi dei mutui subprime sul rendimento dei fondi, Scimia ha assicurato che “le ricadute sul sistema sono state trascurabili” dal momento che “la gestione del risparmio previdenziale viene attuata con particolare cautela e attenzione all’interesse dell’iscritto”.

Prevalgono i fondi negoziali. Le scelte dei lavoratori si orientano soprattutto verso i fondi pensione negoziali che, in seguito a un incremento al 30 giugno di 600.000 unità , sfiorano 1,7 milioni di aderenti. Incrementi rilevanti registrano però anche i fondi pensioni aperti e i PIP (i piani pensionistici di tipo assicurativo), rispettivamente con 190.000 e 110.000 nuove adesioni.

Articolo tratto da Repubblica.it