Friday, March 29, 2024

Sei italiani su 10 ritengono che vendere farmaci in luoghi diversi dalle farmacie sia una scelta condivisibile, mentre è meno del 30% la quota che esprime contrarietà .

àˆ quanto risulta dalla ricerca Censis “Scelta e utilizzo del farmaco. Le determinanti dell’automedicazione”, condotta per conto di ANIFA (Associazione Nazionale dell’Industria Farmaceutica dell’Automedicazione) e presentata oggi. La stragrande maggioranza dell’opinione pubblica (92,5%) è al corrente dell’introduzione della legge che consente di vendere farmaci da banco anche nei supermercati. Più favorevoli all’idea di un’articolazione dei canali di vendita sono i laureati (68,5%), i giovani (64,3%) e gli adulti (67,3%), mentre sono maggiormente ancorati al monopolio delle farmacie gli anziani (38,9%) e le persone con stato di salute insoddisfacente (48,4%).

La tendenza in favore della liberalizzazione dei farmaci over the counter non è in contraddizione con la cautela con la quale gli italiani si avvicinano alle medicine: infatti, è ben l’81% la quota che dichiara che i farmaci da automedicazione non devono essere venduti senza che vi sia un esperto capace di dare i consigli adeguati Dal punto di vista dei cittadini, emerge una visione evoluta degli assetti di mercato ” si legge nella ricerca, ” dove possono convivere maggiori opportunità  di acquisto, qualità , sicurezza ed efficacia, senza banalizzare il consumo dei farmaci considerati non assimilabili ai prodotti del mass-market tipici delle grandi superfici. Nel concreto, solo una quota ridotta di persone ha già  proceduto ad acquisti in luoghi diversi dalle farmacie; si tratta di meno del 12% degli intervistati, di cui l’8,8% nei supermercati, meno del 3% nelle parafarmacie e in negozi diversi, e una quota assolutamente irrilevante su internet (0,1%).

Articolo tratto da Repubblica.it