Saturday, April 20, 2024

Durante il II Congresso dell’Associazione Europea di Ematologia di Vienna sono stati presentati dati clinici derivati da uno studio di Fase I/II sull’associazione di lenalidomide con melfalan e prednisone in pazienti anziani con diagnosi recente di mieloma multiplo. I dati aggiornati hanno evidenziato che, dopo due anni, la percentuale di sopravvivenza totale risultava pari al 91% (p < 0.05), con una percentuale del 75% (p < 0,034) di sopravvivenza libera da eventi. I dati aggiornati dello studio hanno evidenziato che dopo nove cicli di trattamento con R-MP tutti i pazienti rispondevano alla terapia, in assenza di progressione dei sintomi della patologia.

Il mieloma multiplo è il secondo tipo di tumore più comunemente diagnosticato nell’ambito delle neoplasie ematologiche. In base ai dati dell’IMF (International Mieloma Foundation), sono circa 750.000 attualmente i pazienti affetti da mieloma multiplo nel mondo. In Europa, al momento più di 85.000 persone, tra uomini e donne, sono sottoposte a trattamento per il mieloma multiplo e si calcola che, nel 2007, 25.000 persone andranno incontro a morte a causa di questa neoplasia ematica.

Il Revlimid (lenalidomide) ha ottenuto la denominazione di Farmaco Orfano negli USA, in Europa e in Australia per il trattamento del Mieloma Multiplo, ed è già  stato approvato dall’FDA per l’utilizzo nella terapia associata al desametasone, per i pazienti affetti da mieloma multiplo precedentemente trattati.

Articolo tratto da Sanihelp