Thursday, April 25, 2024

Secondo un’indagine Istat su 54mila persone, dal 2000 al 2006 è aumentato ancora l’uso esclusivo dell’italiano in famiglia (dal 44,1% al 45,5%) e con gli
amici (dal 48% al 48,9%), mentre con gli estranei si è stabilizzato su un livello alto (72,8%). L’utilizzo unico del dialetto invece, soprattutto in famiglia, è diminuito in maniera significativa: le quote sono passate dal 32% del 1988 al 16% del 2006. Cresce però, secondo la ricerca, anche l’uso misto di italiano e dialetto: dal 24,9% del 1988 al 32,5% del 2006.

Le persone che parlano soprattutto italiano in famiglia, spiegano i ricercatori, nel 2006 rappresentano il 45,5% della popolazione di sei anni e più (25,051 milioni). La quota aumenta nelle relazioni con gli amici (48,9%) e in maniera più rilevante nei rapporti con gli estranei (72,8%). àˆ significativo anche l’uso misto di italiano e dialetto nei tre contesti relazionali: in famiglia parla sia italiano sia dialetto il 32,5% delle
persone di 6 anni e più, con gli amici il 32,8% e con gli estranei il 19%. Usa prevalentemente il dialetto in famiglia il 16% della popolazione di oltre 6 anni (8,801 milioni di persone), mentre la quota scende al 13,2% nelle relazioni con gli amici e al 5,4% con gli estranei. Ricorre poi a un’altra lingua per esprimersi in famiglia il 5,1% della popolazione, il 3,9% la usa con gli amici e l’1,5% con gli estranei.

L’uso prevalente dell’italiano, continua l’Istituto di statistica, diminuisce con l’aumentare dell’età  in tutti i contesti relazionali: in famiglia varia dal 58,4% delle persone di 6-24 anni al 30,3% degli ‘over 65′. Al contrario, l’uso esclusivo del dialetto cresce con l’aumentare dell’età , passando da una quota molto bassa di bambini e ragazzi che parlano soltanto dialetto in famiglia (8,1% tra i 6-24 anni) al 32,2% degli ‘over 65′. Le differenze tra le generazioni nell’uso misto, invece, sono meno accentuate. L’uso alternato di italiano e dialetto in famiglia cresce fino ai 64 anni, per poi diminuire tra gli anziani a favore dell’uso esclusivo del dialetto.

La scelta del linguaggio è anche influenzata dal genere. Le donne mostrano una maggiore propensione a esprimersi soltanto o prevalentemente in italiano in famiglia (46,9%, contro il 44% degli uomini) e con gli amici (51,6% contro il 46%). La differenza tra maschi e femmine è maggiore tra i giovani, cala nelle classi d’età  successive, per annullarsi tra gli anziani.

La scelta del linguaggio, sottolinea l’Istat, “è ovviamente influenzata dal livello di istruzione”. L’uso prevalente del dialetto in famiglia e con gli amici riguarda soprattutto le persone un titolo di studio basso, anche a parità  di età : il 28,7% di quelli che possiedono la licenza elementare usa prevalentemente il dialetto in famiglia e il 24,6% con gli amici, contro il 3% e l’1,9% dei laureati. Sono soprattutto gli ‘over 65′ con un’istruzione di livello elementare a parlare il dialetto in tutti i contesti osservati.

L’uso prevalente o esclusivo dell’italiano, evidenzia lo studio, è più diffuso al Centro e nel Nord-ovest, in tutti e tre i contesti relazionali esaminati. In particolare, in famiglia parla prevalentemente italiano il
63,6% delle persone residenti al Centro, rispetto al 28,3% del Sud e al 32,8% delle Isole. Le regioni in cui è maggiore la quota di persone che parlano prevalentemente italiano sono la Toscana (83,9%), la Liguria (68,5%) e il Lazio (60,7%), mentre quelle dove è minore sono la Calabria (20,4%), il
Veneto (23,6%) e la Campania (25,5%).

Fonte: http://notizie.alice.it