Friday, April 19, 2024

Infarti come le pensioni, si rischia il tilt del SSN. In 10 anni si prevede il raddoppio dei casi e della spesa. L’annuncio in apertura del V Congresso Nazionale della Società  Italiana di Prevenzione Cardiovascolare. Se continua questo trend negativo dell’infarto in Italia fra 10 anni il cuore manderà  in tilt il SSN. Non ci saranno più soldi e risorse per curare i malati, soprattutto anziani e quelli a rischio. E’ tempo di una nuova strategia di prevenzione cardiovascolare che convinca gli italiani sempre più pigri a camminare, sempre più grassi ad essere accorti a tavola ed a spegnere definitivamente le sigarette. E’l'appello che lancia il professor Massimo Volpe presidente della Società  Italiana per la Prevenzione Cardiovascolare (SIPREC) e Direttore della Cattedra di Cardiologia alla II Facoltà  di Medicina – Sant’Andrea Università  di Roma La Sapienza, all’apertura del V Congresso Nazionale Siprec.

Secondo gli ultimi dati disponibili sono oltre 120 mila gli italiani, uomini e donne, colpiti da infarto acuto del miocardio. Ma ecco la novità  emersa dal congresso Siprec il numero è destinato a crescere, fino a raddoppiare, drammaticamente fra pochissimi anni. Gli esperti hanno calcolato l’incidenza delle malattie cardiovascolari fra 10 anni, giungendo alla conclusione che le persone col cuore in tilt saranno oltre 240 mila entro il 2017.

Avremo tante Italia dell’infarto perchà© lo studio presentato al congresso Siprec presieduto dal Professor Volpe in apertura del V Congresso Nazionale della Società  Italiana di Prevenzione Cardiovascolare disegna la carta geografica del cuore regione per regione. Dal convegno Siprec arriva questo allarme che le istituzioni non devono sottovalutare. Ma anche un appello: se non si cambiano scelte politiche e stili di vita le previsioni degli esperti si dimostreranno valide.

Fonte: Segnalazione – Ufficio Stampa Aristea