Thursday, April 25, 2024

La denuncia arriva dal quindicesimo Rapporto ACI-Censis e i numeri sono effettivamente preoccupanti: nel 2006 gli italiani con un’età  compresa tra i 18 e i 29 anni sono 7.900.630. E secondo le migliori proiezioni nel 2051 saranno appena 5.563.367, cioè il – 29,5% di ora. Nello stesso periodo gli over 65 passeranno dagli attuali 10.847.015 a 17.178.541 con un incremento del +58.3%. Andando ad analizzare la mobilità  in rapporto all’età , si scopre che gli over 65 usano sempre di più l’auto: per gli spostamenti la scelgono l’80,4%, contro l’86,4% degli under 30. Mentre nel ricorso ai mezzi pubblici urbani ed extraurbani gli ultrasessantacinquenni risultano in vantaggio (35.9%, contro il 33.4% dei giovanissimi), sul fronte delle due ruote, ovviamente, non c’è lotta: 37.8% nella fascia 18/29 anni, 1%, in quella 65 e oltre, che torna a distanziare i più giovani quando si tratta di muoversi a piedi: 20,3 contro 16,5 per cento.

Gli autobus insomma non vengono quasi presi in considerazione dagli anziani. Motivo? Scarso comfort dei veicoli (39.7%), carenza dei collegamenti (34.6%) orari delle corse incompatibili con le esigenze degli utenti (27.3%).

Tutto ciò aprire un problema enorme sul fronte della sicurezza perchà© con l’età  diminuisce la capacità  di concentrazione e la possibilità  di poter contare su riflessi pronti. Inoltre, anche se il numero di incidenti e feriti diminuisce (i motivi sono il timore di perdere punti dalla patente che induce alla prudenza 7 automobilisti su 10, ma anche all’innalzamento dell’età  che rende più rispettosi delle regole) la situazione sicurezza appare ancora preoccupante. Non solo le trasgressioni sono ancora troppe, ma le più gravi – quelle che mettono a rischio l’incolumità  altrui – risultano le meno sanzionate.

Fonte: Repubblica.it