Friday, April 26, 2024

La crescita dei paesi dell’area euro rischia di essere più che dimezzata di qui al 2050, se non si riuscirà  a disinnescare la ‘bomba demografica’ che sta per esplodere, anche se per l’Italia l’impatto dovrebbe essere più contenuto rispetto alla media Ue. L’allarme lo lancia la Banca centrale europea nel suo ultimo bollettino mensile di ottobre.
Secondo la Bce la popolazione europea comincerà  a contrarsi fra circa 20 anni e “nel 2050 il tasso di dipendenza degli anziani avrà  raggiunto quasi il 55%, contro il 26% del 2006%”, con conseguenze economiche “rilevanti”. Il pil dell’Eurozona, infatti rischia di crescere dal 2006 al 2050 solo dell’1%, contro il 2,1% del 1995-2005. I riflessi sulla spesa pubblica complessiva, di qui al 2050, saranno intorno al 3%. Più nel dettaglio la Bce nota l’aumento della spesa pensionistica in Italia fino al 2030 sarà  dello 0,8%, inferiore all’1,6% dell’Eurozona, mentre tra il 230 e il 2050 l’impatto scenderà  allo 0,4% in Italia , contro il 2,6% dell’Europa. Il nostro paese dunque risulta tra i più virtuosi dell’Europa, superato solo dall’Austria. In termini di impatto sulla spesa pubblica complessiva l’invecchiamento della popolazione inciderà  in Italia di 1 punto di pil fino al 2030, contro l’1,9% dell’Eurozona e di 1,7% punti di pil entro il 2050, contro una media europea del 2,6%.

Fonte: Repubblica.it