Thursday, April 25, 2024

Il Consiglio dei Ministri ha approvato, il 22 settembre 2006, un disegno di legge per ridurre e rendere certi i tempi dell’azione amministrativa e diminuire il peso della burocrazia su cittadini e imprese. In particolare, il provvedimento prevede: che le amministrazioni siano tenute a definire e rendere pubblici i tempi per la conclusione di una pratica; che, qualora non lo facciano, i termini siano ridotti a 30 giorni (oggi sono 90); che i tempi massimi non possano comunque superare i 90 giorni, fatte salve le eccezioni previste dalla legge o da appositi decreti del Presidente del Consiglio dei Ministri; che le amministrazioni misurino i tempi effettivi e predispongano ogni anno dei piani taglia tempi. Le amministrazioni inadempienti sono tenute al risarcimento del danno provocato dal mancato rispetto del termine di conclusione del procedimento e sono sanzionate per il ritardo mediante una
multa a favore del cittadino.

La misura della multa e le modalità  di pagamento verranno stabilite con un regolamento adottato su proposta del Presidente del Consiglio e con regolamenti di regioni, province e comuni. I gestori pubblici e privati di servizi di pubblica utilità  (come acqua, luce, telefono) sono tenuti a corrispondere agli utenti un indennizzo automatico e forfettario in caso di mancato rispetto degli standard di qualità  e quantità  definiti e pubblicati nelle carte dei servizi. L’indennizzo potrà  anche essere
detratto dalla bolletta.

Fonte: www.governo.it