Thursday, March 28, 2024

La Corte di Cassazione apre ai Pacs e sottolinea la necessita’ di garantire piu’ tutela alle coppie di fatto. L’occasione per fare esplicito riferimento ai cosiddetti Pacs, alla terza sezione civile viene offerto dal ricorso dei genitori di un minorenne, Giovanni L., che nel luglio dell’89 mentre si trovava a bordo di un pedalo’ a Taormina veniva investito, scaraventato in mare da un idrogetto condotto da un minorenne. In seguito all’urto Giovanni decedeva all’ospedale di Messina.

Di qui la richiesta dei genitori e del fratello convivente di essere risarciti per i danni morali conseguenti alla morte del congiunto. La Suprema Corte, accogliendo il ricorso dei genitori del minore non si lascia sfuggire l’occasione per rivendicare con forza la necessita’ di garantire tutela ai Pacs. Infatti, scrive il relatore Giovanni Battista Petti, considerando anche ”il rapporto parentale tra genitori e figli e tra parenti prossimi conviventi, specie quando gli anziani genitori sono assistiti dai figli”, non si puo’ non tenere conto del fatto che ”anche i nuovi parenti vittime di rimbalzo lamenteranno la perdita del proprio caro”. Nel caso in questione poi, sottolinea ancora Piazza Cavour, ”il danno parentale interessa una societas stabilizzata con vincolo matrimoniale e discendenza legittima, onde i referenti costituzionali sono certi” ma piu’ in generale, la Cassazione ribadisce come ”l’attuale movimento per l’estenzione della tutela civile ai Pacs conduce appunto all’estenzione della solidarieta’ umana a situazioni di vita in comune”.

Articolo tratto da Vita