Saturday, April 20, 2024

Lo sviluppo di edema cerebrale in alcuni soggetti aveva costretto nel 2003 a interrompere il trial clinico per testare un primo vaccino contro l’Alzheimer. All’epoca si era pensato di esporre l’organismo dei soggetti a piccole quantità  di proteina beta-amiloide – la proteina che va a formare ampie placche cerebrali nei soggetti colpiti dalla malattia, contribuendo al processo di neurodegenerazione – in modo da stimolare il sistema immunitario a distruggerla prontamente.

Oggi alcuni ricercatori dell’Istituto metropolitano di neuroscienze di Tokyo hanno sviluppato un nuovo vaccino a DNA che, nei test su topi, ha mostrato di essere efficace e privo di effetti collaterali. Contenendo il codice per l’espressione della proteina, il vaccino stimola alcune cellule a produrre un lieve eccesso di beta-amiloide, sufficiente comunque a stimolare una reazione del sistema immunitario. Nei topi sottoposti a vaccino – come viene riferito in un articolo dei ricercatori apparso sull’ultimo numero dei Proceedings of the National Academy of Sciences (PNAS), l’accumulo di proteina beta-amiloide era inferiore del 30 per cento rispetto ai controlli in capo a quattro mesi e del 50 per cento nel giro di un anno.

Fonte: Le Scienze