Friday, April 19, 2024

I sindacati dei pensionati di Cgil, Cisl e Uil scrivono ai Presidenti di Camera e Senato Fausto Bertinotti e Franco Marini; ai ministri Cesare Damiano, Paolo Ferrero, Livia Turco e Rosy Bindi, (rispettivamente ministri del Lavoro, della Solidarietà  sociale, della Sanità  e della Famiglia); ai capigruppo di Camera e Senato, per chiedere incontri in cui esporre le proprie rivendicazioni e proposte e aprire un confronto con il nuovo governo e il nuovo Parlamento sui bisogni degli anziani e dei pensionati.

Fissato per oggi, 7 giugno il primo incontro con il Presidente della Camera Fausto Bertinotti.
In questi anni – scrivono i tre segretari generali di Spi Cgil, Fnp Cisl e Uilp Uil, Betty Leone, Antonio Uda e Silvano Miniati – le condizioni di vita degli anziani sono molto peggiorate, sia per la perdita di potere di acquisto delle pensioni, sia per il deterioramento dei servizi sociali e sanitari. Nel corso della passata legislatura, Spi, Fnp e Uilp (organizzazioni che contano unitariamente circa 6 milioni di iscritti) hanno tentato invano di aprire un confronto costruttivo con il precedente governo di centro destra sulla propria piattaforma rivendicativa.
Le richieste che Spi, Fnp e Uilp considerano prioritarie sono sostanzialmente due: l’istituzione di un Fondo nazionale a tutela della non autosufficienza e la rivalutazione delle pensioni.
Per quanto riguarda la non autosufficienza, dopo la mancata approvazione di un testo concordato tra maggioranza e opposizione per l’assoluta indisponibilità  dell’allora ministro Tremonti, i sindacati dei pensionati hanno elaborato una proposta di legge di iniziativa popolare, a sostegno della quale sono state raccolte oltre 540mila firme autenticate, consegnate lo scorso gennaio al Parlamento insieme al testo della legge.

Spi, Fnp e Uilp chiedono ora ai Presidenti di Camera e Senato che sia avviata al più presto la calendarizzazione della proposta di legge e al Parlamento che la legge stessa sia approvata il prima possibile.
Al Governo, Spi, Fnp e Uilp chiedono impegni precisi non solo sulla non autosufficienza, ma anche sulla rivalutazione delle pensioni. In particolare, l’apertura di uno specifico tavolo di confronto – da attivare prima dell’inizio dell’iter della legge finanziaria per il 2007 – in cui valutare la perdita del potere d’acquisto delle pensioni e le modalità  della loro rivalutazione, come peraltro espressamente previsto dalla legge 335.

Fonte: Segnalazione