Saturday, April 20, 2024

La maggioranza degli italiani promuove a pieni voti il proprio medico, considerato competente, puntuale e scrupoloso. Ma ci sono fasce d’età  più propense alla critica. In particolare, quella di coloro che hanno superato i 65 anni: secondo l’ultimo Monitor Biomedico 2006, dal titolo “Il valore della prossimità  nella sanità  del futuro”, a cura del Forum per la ricerca biomedica e del Censis, il 21,6% degli anziani ritiene che le visite presso il proprio medico di riferimento non durino il tempo necessario (contro una media nazionale ferma al 15,4%).
E ancora, che non siano adeguatamente valutati gli aspetti psicologici e relazionali (il 26,4% contro la media del 21,5%), che non siano valutati attentamente i sintomi (il 21,6% contro il 14,9%) e che il medico tenda a prescrivere troppi farmaci (il 18,6% contro una media del 15,5%).

Fonte: Staibene.it