Thursday, March 28, 2024

Forum Nazionale di Medicina Interna a Cernobbio – Sette del mattino, l’ora del risveglio, l’ora critica per gli italiani. Per alcuni addirittura fatale. E’ l’ora dell’infarto. E’ uguale per uomini e donne, di più per gli anziani.

Ma c’è anche il giorno critico della settimana, è il lunedàì nero. Dopo una notte distesi – dice il professor Ettore Malacco, da Cernobbio al congresso su Viaggio intorno all’uomo promosso dal Forum Nazionale di Medicina Interna – al momento di riprendere la posizione eretta, nell’organismo avviene quasi una rivoluzione. La spiegazione scientifica è che la variazione dell’emodinamica è legata al cambiamento di posizione e all’aumento dell’attività  nervosa e simpatica. E la pressione ha un repentino picco che può essere drammatico. C’è anche un problema di terapia non adeguata: un soggetto iperteso solitamente assume farmaci al mattino dopo il risveglio; questi farmaci possono non garantire la copertura per tutto l’arco delle 24 ore, quindi alle sette del mattino non c’è più l’effetto del farmaco, si è chiuso l’ombrello della terapia. Qualcuno degli esperti riuniti a Cernobbio aggiunge qualche spiegazione. E cioè la cattiva abitudine di gettarsi giù dal letto perchà© si teme di far tardi al lavoro. Un ruolo negativo lo recitano quello squillo assordante della sveglia posta per segnalare che sono le sette. Ma incide anche lo squillo del telefono, quando ci sia affida al 4114, il numero che dà  la sveglia. Ma c’è anche la spiegazione del lunedàì nero. Il lunedàì nero – aggiunge Malacco, che è presidente del Forum e del congresso – arriva dopo due giornate solo apparentemente di riposo perchà© il cibo, più abbondante rispetto agli altri giorni dove di solito (c’è il panino mordi e fuggi), lo sport praticato o solo guardato (il tifo talvolta esagerato influisce molto sull’organismo), gli impegni sociali da rispettare incidono notevolmente sul già  pesante bagaglio di stress. E lo stress cresce al solo pensiero di doversi rituffare nella quotidianità . C’è davanti una settimana di impegni. L’ora critica è le sette del mattino ma può essere dilatata fino alle nove per coloro che si alzano più tardi: il rischio è legato alla discesa dal letto e alla non copertura terapeutica. Il Forum di Cernobbio indica l’ora a rischio ma dà  anche consigli per evitare questo pericolo: innanzitutto il paziente iperteso dovrebbe essere trattato con una terapia che copra tutto l’arco delle 24 ore e che, soprattutto, raggiunga le ore critiche del mattino quando il ciclo circadiano dei valori pressori, sempre variabile, raggiunge un tetto alto nel percorso dell’attività  neurovegetativa. E poi il consiglio più semplice, quello di rimanere qualche minuto tranquilli a letto e di non balzare giù repentinamente. E’ opportuno anche prepararsi con calma alla giornata con una colazione, seduti a tavola. L’infarto è diventato uno dei drammi del nostro Paese dicono gli esperti riuniti a Cernobbio. Nella giornata conclusiva del Forum, quella di sabato, gli esperti scrivono anche la ricetta per il Servizio Sanitario Nazionale, dando indicazioni per una Sanità  più efficace, più snella, più a misura di uomo e, nello stesso tempo, meno costosa.

Fonte: Segnalazione Andrea Comaschi