Thursday, April 18, 2024

Dopo una serie di studi, sia sulla sua efficacia sia sulla durata a lungo termine degli effetti positivi riportati durante il trattamento, questo programma è stato designato come programma-modello dal presidente della New Freedom Commission on Mental Health. Il British Medical Journal ha riportato i risultati dell’ultimo studio comparativo tra questo programma e il trattamento consueto.

Lo studio è stato condotto in 18 centri clinici su tutto il territorio statunitense. I 1810 partecipanti, dai 60 anni in su, sono stati selezionati attraverso presentazione del medico curante, autopresentazione o screening dei database. Sono stati presi in considerazione pazienti affetti da gravi forme di depressione e di distimia e sono stati esclusi pazienti che presentavano problemi d’alcolismo, disturbo bipolare, rischio di suicidio, o che erano già  sottoposti ad altri trattamenti psichiatrici. Il campione, di cui circa il 63 per cento era di sesso femminile, è stato suddiviso casualmente tra il programma IMPACT e il trattamento standard, senza che i pazienti sapessero a quale gruppo fossero stati assegnati.

Il programma si divide in due fasi: la prima consiste di un anno di trattamento della depressione e la seconda di un follow-up di due anni, teso a prevenire eventuali ricadute. Il team che segue il paziente è formato da un responsabile della terapia, molto spesso un’infermiera professionista, dal medico curante del pazienpuò esste, da un consulente psichiatrico e da un medico generale di liaison. Nella fase di terapia sono inclusi trattamenti farmacologici, attivazione comportamentale e psicoterapia di supporto. La terapia è messa a punto in accordo con un protocollo a step, durante incontri settimanali con il responsabile e lo psichiatra.

La seconda fase prende il via dopo un miglioramento pari alla riduzione di almeno il 50 per cento della severità  della depressione (meno di due sintomi secondo il DSM-IV) e consiste nel creare un piano di prevenzione delle ricadute con il responsabile della terapia. Il piano si basa sul proseguire la terapia, controllare segnali indicativi di una ricaduta quali mancanza di sonno o appetito, partecipare a sessioni di discussione e contattare il medico in caso i sintomi si dovessero ripresentare. Il paziente e il responsabile hanno un appuntamento telefonico mensile per circa 12 mesi ed un incontro conclusivo allo scadere dell’anno per revisionare il piano.

Articolo tratto da Il Pensiero Scientifico Editore