CarePlan









C@replan

Nuova scheda

Quanto segue rappresenta una indicazione di supporto per definire: articolazione, caratteristiche e durata di una attivita' assistenziale a domicilio. Puo' essere utile fornire una guida per una migliore organizzazione del lavoro assistenziale, coerente alle caratteristiche dell'assistito e al contesto nel quale vive e, per questa via, facilitare le relazioni fra assistente familiare e assistito. Non si sostituisce in alcun caso alle autonome relazioni di lavoro fra le parti e non vincola le determinazioni contrattuali che queste intendono assumere.

Cognome e nome del datore di lavoro  
Nato il A
   
Cognome e nome dell'assistente familiare  
Nato il A
   
Le seguenti attività e la loro durata complessiva sono concordate fra datore di lavoro e lavoratore a partire dal:  

Anagrafica

Sesso Maschile
L'abitazione è isolata? No
C'è un telefono? No
Bisogna salire delle scale per accedere all'abitazione? No
Se l'abitazione non è al piano terra, c'è l'ascensore? No
Le porte dell'abitazione consentirebbero il passaggio di una sedia a rotelle? No
Sollevatore No
Vasca da bagno accessibile No
Attrezzature per igiene personale non autosufficienti No
Ausili per incontinenti No
Ausili per deambulazione No
Carrozzina No
Lavatrice No
Lavastoviglie No
Convivente? Si
Coniuge Si
Figli Si

Mansionario

Pulizia della cucina

  • Mantenere i piani di cottura in buone condizioni igieniche;
  • Usare detergenti utili a ridurre le sostanze batteriche legate al grasso e allo sporco non schiumosi;
  • Lavare i piatti con una spugna che si utilizza solo per tale operazione;
  • Igienizzare il lavello utilizzando apposite spugne e risciacquare abbondantemente;
  • Riordinare e detergere le stoviglie utilizzando il materiale appropriato;
  • Organizzare la distribuzione delle stoviglie in modo che l'utente sia facilitato a raggiungerle;
  • Effettuare lo sbrinamento e il controllo della funzionalità del frigorifero ogni tre mesi circa a seconda del tipo di elettrodomestico, la pulizia periodica va effettuata utilizzando prodotti come acqua e aceto o acqua e bicarbonato;
  • Detergere ed asciugare il tavolo con spugne morbide e con prodotti adeguati al tipo di materiale di cui è composto.

Pulizia altri ambienti

  • Spazzare i pavimenti per eliminare eventuali residui avendo l'avvertenza di non sollevare polvere;
  • Dopo avere spazzato i pavimenti si può procedere allo spolvero dei mobili con panno umido;
  • Procedere al lavaggio usando detergenti disinfettanti che non lascino il pavimento liscio perché ciò potrebbe causare cadute;
  • Non usare cera o suoi derivati in alcun ambiente;
  • Cambiare l'acqua del lavaggio per ogni ambiente;
  • Consigliare all'utente di togliere eventuali barriere come tappeti o pedane;
  • Portare il pattume negli appositi contenitori, nei casi in cui la persona abbia difficoltà di deambulazione o problemi ad uscire di casa (anche temporaneamente);
  • Buttare sempre il sacchetto con il materiale utilizzato dal servizio (es. pannoloni, guanti, traverse ecc.);
  • Lavare la pattumiera al bisogno con acqua e disinfettante (es. varechina) e risciacquare accuratamente.

Pulizia delle attrezzature e ausili

(Carrozzina, tripode, deambulatore, stampelle, sponde, archetto e sollevatori)
  • Pulire al bisogno con acqua e alcool o prodotti specifici: brocca, padella, pappagallo e bacinelle;
  • Devono essere sempre risciacquati con acqua corrente prima e dopo l'uso
  • Possibilmente una volta alla settimana vanno disinfettati con varechina.

Bagno in vasca

Procedura per il bagno in vasca di utente emiplegico:

  • Nel caso l'utente sia emiplegico richiederà maggiore aiuto nell'entrare ed uscire dalla vasca si posiziona la carrozzina frenata o la sedia, a seconda del grado di autonomia, accanto alla vasca dal lato sano dell'utente;
  • Lo si aiuta a svestirsi iniziando dalla parte sana;
  • L'utente deve entrare in vasca con l'arto inferiore sano e deve afferrare con l'arto superiore sano il maniglione;
  • Con l'aiuto dell'operatore si sederà sulla seggetta per vasca;
  • La procedura del bagno rimane invariata;
  • Si asciuga la persona per evitare che scivoli;
  • L'utente deve farsi forza con il braccio e la gamba sana;
  • Aiutato dall'operatore si siede sul bordo della vasca per poi spostarsi sulla carrozzina o sulla sedia posta perpendicolarmente alla vasca;

Bagno sotto la doccia

Procedura:

  • Aiutiamo l'utente a svestirsi e ad entrare nel box doccia;
  • Se l'utente è autosufficiente resta in piedi tenendosi al maniglione;
  • In caso di persona a rischio di caduta (emiplegico o con altre patologie) si utilizza una sedia di plastica all'interno del box per far sedere l'utente;
  • Si procede prima aiutando l'utente a lavarsi i capelli ed a sciacquarli;
  • Si stimola l'utente ad insaponarsi (l'operatore lo insapona dove lui non riesce) ed a sciacquarsi;
  • Occorre prestare particolare attenzione all'igiene delle parti intime e dei piedi;
  • Occorre osservare se sono presenti irritazioni;
  • Si aiuta l'utente ad uscire dal box doccia, ad asciugarsi e rivestirsi;
  • Una volta usciti dalla stanza da bagno si procede all'asciugatura dei capelli mantenendo le norme di sicurezza;
  • Per il taglio delle unghie delle mani e dei piedi vedere: bagno in vasca;
  • Riordinare ed arieggiare l'ambiente;
  • Sistemare il materiale utilizzato.

Bagno in struttura protetta

Se la stanza da bagno dell'utente è, per vari motivi, inadeguata si può verificare la possibilità di accompagnare la persona a fare il bagno in una struttura protetta, dove i bagni sono molto funzionali ed attrezzati. Visto che l'utente deve recarsi in un ambiente estraneo occorre prepararlo a ciò che troverà e rassicurarlo negli eventuali timori.

I bagni delle strutture protette sono dotati di un angolo doccia con maniglioni, che rende comoda e sicura sia la doccia in piedi che quella eseguita con la persona seduta su una sedia o carrozzina in plastica. Le procedure ed il materiale utilizzato durante il bagno rimangono invariati.

Quando l'operatore fa il bagno a persone affette da particolari patologie infettive sarebbe bene utilizzare un camice monouso e la mascherina.

Contatti con il medico di famiglia

Previo consenso dell'utente ci si rivolge a lui per:

  • Riferire o reperire informazioni riguardanti le condizioni di salute dell'utente stesso;
  • Il dosaggio dei farmaci;
  • La compilazione di ricette, richieste di ausili – presidi, richieste per visite specialistiche;

Scheda attività

Orario di lavoro settimanale 6 h 30 min
Attività Durata giornaliera Altro
Pulizia della cucina 15 min
Pulizia altri ambienti 20 min
  • Cura dei familiari: Supporta
Pulizia delle attrezzature e di ausili 15 min
Totale settimanale 5 h  
Attività Durata giornaliera Altro
Bagno assistito (doccia o vasca) 1 h (1 h x 1 volta alla settimana)
Totale settimanale 1 h  
Attività Durata giornaliera Altro
Totale settimanale 0 min  
Attività Durata giornaliera Altro
Totale settimanale 0 min  
Attività Durata giornaliera Altro
Nessuna attività indicata.
Attività Durata giornaliera Altro
Contatti con il medico di famiglia 30 min (30 min x 1 volta alla settimana)
Totale settimanale 30 min  

Coerenza bisogno

Incidenza percentuale della durata di un signolo bisogno rispetto alla durata totale:

BisognoDurata settimanale% su 6 h 30 min
Primario (P)4 h61%
Sicurezza (S)6 h 30 min 100%
Autonomia (A)1 h 30 min 23%
Relazionalità (R)30 min7%

A seguito della compilazione della scheda, l'attività di assistenza è previsto che richieda un impegno dell'assistente familiare della durata settimanale di 6 h 30 min

La soprindicata scheda di attività rappresenta quanto effettivamente concordato e accettato fra le parti.

(Autorizzo il trattamento dei dati personali, ivi compresi quelli sensibili, ai sensi e per gli effetti del D. lgs. 30/06/03, n. 196 per le finalità di cui al presente documento.)

In fede,

Il datore di lavoro  
   
Il lavoratore  
   
Data