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Nuova scheda

Quanto segue rappresenta una indicazione di supporto per definire: articolazione, caratteristiche e durata di una attivita' assistenziale a domicilio. Puo' essere utile fornire una guida per una migliore organizzazione del lavoro assistenziale, coerente alle caratteristiche dell'assistito e al contesto nel quale vive e, per questa via, facilitare le relazioni fra assistente familiare e assistito. Non si sostituisce in alcun caso alle autonome relazioni di lavoro fra le parti e non vincola le determinazioni contrattuali che queste intendono assumere.

Cognome e nome del datore di lavoro  
Nato il A
   
Cognome e nome dell'assistente familiare  
Nato il A
   
Le seguenti attività e la loro durata complessiva sono concordate fra datore di lavoro e lavoratore a partire dal:  

Anagrafica

Codice identificativo 1CA
Anno nascita 1930
Sesso Femminile
Luogo di nascita CAGLIARI
Provincia Cagliari
L'abitazione è isolata? No
C'è un telefono? Si
Bisogna salire delle scale per accedere all'abitazione? No
Se l'abitazione non è al piano terra, c'è l'ascensore? No
Le porte dell'abitazione consentirebbero il passaggio di una sedia a rotelle? No
Sollevatore No
Vasca da bagno accessibile Si
Attrezzature per igiene personale non autosufficienti No
Ausili per incontinenti No
Ausili per deambulazione No
Carrozzina No
Lavatrice No
Lavastoviglie No
Mq abitazione 120
Convivente? Si
Coniuge Si
Figli No
Altro caregiver NO

Mansionario

Pulizia della cucina

  • Mantenere i piani di cottura in buone condizioni igieniche;
  • Usare detergenti utili a ridurre le sostanze batteriche legate al grasso e allo sporco non schiumosi;
  • Lavare i piatti con una spugna che si utilizza solo per tale operazione;
  • Igienizzare il lavello utilizzando apposite spugne e risciacquare abbondantemente;
  • Riordinare e detergere le stoviglie utilizzando il materiale appropriato;
  • Organizzare la distribuzione delle stoviglie in modo che l'utente sia facilitato a raggiungerle;
  • Effettuare lo sbrinamento e il controllo della funzionalità del frigorifero ogni tre mesi circa a seconda del tipo di elettrodomestico, la pulizia periodica va effettuata utilizzando prodotti come acqua e aceto o acqua e bicarbonato;
  • Detergere ed asciugare il tavolo con spugne morbide e con prodotti adeguati al tipo di materiale di cui è composto.

Pulizia della camera da letto

  • Prestare attenzione, durante il rifacimento del letto, all'igiene delle lenzuola che devono essere cambiate al bisogno, sempre in accordo con l'utente e i famigliari. Sarebbe auspicabile almeno ogni quindici giorni;
  • Pulire al cambio del letto il materasso anti-decubito, qualora vi fosse, con acqua e disinfettante (es. amuchina) molto diluito inumidendo solo lo straccio;
  • Tendere il lenzuolo di sotto in modo che non vi siano pieghe;
  • Posizionare le eventuali traverse di cotone con le cuciture sotto il cuscino;
  • Posizionare il lenzuolo di sopra sempre ben teso e rincalzato, la stessa modalità va seguita per panni o coperte;
  • Riporre nel portabiancheria le lenzuola tolte dal letto;
  • Posizionare i presidi (sponde, archetti, ecc.) qualora ci fossero prestando attenzione alle esigenze della persona
  • Tenere i comodini e il comò spolverati, in ordine e liberati da eventuali oggetti estranei (carta, fazzoletti usati, cibo avanzato, ecc.);
  • Riporre negli appositi spazi biancheria e indumenti.

Pulizia delle attrezzature e ausili

(Carrozzina, tripode, deambulatore, stampelle, sponde, archetto e sollevatori)
  • Pulire al bisogno con acqua e alcool o prodotti specifici: brocca, padella, pappagallo e bacinelle;
  • Devono essere sempre risciacquati con acqua corrente prima e dopo l'uso
  • Possibilmente una volta alla settimana vanno disinfettati con varechina.

Stiratura e riordino indumenti

  • Predisporre l'asse da stiro;
  • Scaldare il ferro da stiro fino alla temperatura necessaria;
  • Stirare gli indumenti e la biancheria che lo necessitano;
  • Ripiegare gli altri indumenti o biancheria che non richiedono stiratura;
  • Riporre gli indumenti e la biancheria nelle cassettiere e nell'armadio.

Igiene intima

Frequenza: quotidiana Procedura
  • Collocare cerata e traversa;
  • Posizionare la padella
  • Inumidire ed insaponare ove possibile con la salvietta monouso;
  • Versare con la brocca acqua tiepida dalla regione pubica in basso verso il perineo per evitare infezioni;
  • (Per la donna) divaricare le piccole e grandi labbra, detergere la zona dall'alto verso il basso, risciacquare;
  • (Per l'uomo) scoprire il glande e rimuovere eventuali secrezioni con il detergente, Risciacquare;
  • Asciugare accuratamente i genitali;
  • Se l'utente presenta decubiti in regione sacrale evitare contatti diretti con la padella;
  • Posizionare la persona in decubito laterale e procedere alla detersione della zona perianale, sciacquare ed asciugare;
  • Posizionare correttamente il pannolone alle persone incontinenti, al termine delle operazioni;
  • Riordinare il materiale usato.

Bagno in vasca

Procedura per il bagno in vasca di utente emiplegico:

  • Nel caso l'utente sia emiplegico richiederà maggiore aiuto nell'entrare ed uscire dalla vasca si posiziona la carrozzina frenata o la sedia, a seconda del grado di autonomia, accanto alla vasca dal lato sano dell'utente;
  • Lo si aiuta a svestirsi iniziando dalla parte sana;
  • L'utente deve entrare in vasca con l'arto inferiore sano e deve afferrare con l'arto superiore sano il maniglione;
  • Con l'aiuto dell'operatore si sederà sulla seggetta per vasca;
  • La procedura del bagno rimane invariata;
  • Si asciuga la persona per evitare che scivoli;
  • L'utente deve farsi forza con il braccio e la gamba sana;
  • Aiutato dall'operatore si siede sul bordo della vasca per poi spostarsi sulla carrozzina o sulla sedia posta perpendicolarmente alla vasca;

Bagno sotto la doccia

Procedura:

  • Aiutiamo l'utente a svestirsi e ad entrare nel box doccia;
  • Se l'utente è autosufficiente resta in piedi tenendosi al maniglione;
  • In caso di persona a rischio di caduta (emiplegico o con altre patologie) si utilizza una sedia di plastica all'interno del box per far sedere l'utente;
  • Si procede prima aiutando l'utente a lavarsi i capelli ed a sciacquarli;
  • Si stimola l'utente ad insaponarsi (l'operatore lo insapona dove lui non riesce) ed a sciacquarsi;
  • Occorre prestare particolare attenzione all'igiene delle parti intime e dei piedi;
  • Occorre osservare se sono presenti irritazioni;
  • Si aiuta l'utente ad uscire dal box doccia, ad asciugarsi e rivestirsi;
  • Una volta usciti dalla stanza da bagno si procede all'asciugatura dei capelli mantenendo le norme di sicurezza;
  • Per il taglio delle unghie delle mani e dei piedi vedere: bagno in vasca;
  • Riordinare ed arieggiare l'ambiente;
  • Sistemare il materiale utilizzato.

Bagno in struttura protetta

Se la stanza da bagno dell'utente è, per vari motivi, inadeguata si può verificare la possibilità di accompagnare la persona a fare il bagno in una struttura protetta, dove i bagni sono molto funzionali ed attrezzati. Visto che l'utente deve recarsi in un ambiente estraneo occorre prepararlo a ciò che troverà e rassicurarlo negli eventuali timori.

I bagni delle strutture protette sono dotati di un angolo doccia con maniglioni, che rende comoda e sicura sia la doccia in piedi che quella eseguita con la persona seduta su una sedia o carrozzina in plastica. Le procedure ed il materiale utilizzato durante il bagno rimangono invariati.

Quando l'operatore fa il bagno a persone affette da particolari patologie infettive sarebbe bene utilizzare un camice monouso e la mascherina.

Accompagnamento in bagno

  • Accompagnare periodicamente in bagno l'assistito su sua richiesta
  • Assisterlo nella vestizione necessaria
  • Facilitare il suo posizionamento sui servizi igienici
  • Controllare e monitorare l'evacuazione
  • Segnalare eventuali difficoltà/ritardi
  • Effettuare l'igiene intima dopo ogni evacuazione
  • Effettuare il cambio dei pannoloni

Messa a letto

Utente collaborante in carrozzina:

  • Accostare la carrozzina ai piedi del letto;
  • Afferrare l'utente sotto la ascelle puntando i piedi contro quelli della persona per aiutarlo ad assumere la posizione eretta;
  • Fargli compiere una rotazione di 45° fino a far toccare con la zona poplitea il bordo del letto;
  • Aiutarlo a sedersi sul letto mantenendo sempre i piedi puntati contro i suoi;
  • Favorire la rotazione del bacino per farlo sdraiare sorreggendo il busto e le gambe.

Messa a letto utente non collaborante

La suddetta prestazione va eseguita da due operatori (se l'utente è in grado di reggersi in piedi), altrimenti è necessario l'uso del sollevatore.

  • Accostare la carrozzina ai piedi del letto;
  • Porsi ai lati dell'utente prendendolo sotto le ascelle per aiutarlo ad assumere la posizione eretta; Sfilare la carrozzina;
  • Fargli compiere una rotazione di 45° avvicinandolo al letto;
  • Farlo sedere sul letto;
  • Un operatore lo sorregge per il busto, l'altro gli solleva le gambe aiutandolo ad assumere la posizione supina.

Alzata

Alzata della persona parzialmente autonoma che necessita temporaneamente o stabilmente del presidio della carrozzina (intervento eseguito da un solo operatore).

Le metodologie, impiegate nell'alzata variano in relazione alla tipologia della disabilità e all'atteggiamento della persona.

  • Posizionare la carrozzina vicino alla testa del letto, a destra o a sinistra, tenendo conto dell'eventuale patologia;
  • Bloccare la carrozzina;
  • Ruotare l'utente su di un fianco, facilitandolo nel mettersi a sedere sul bordo del letto ed attendere qualche minuto;
  • Calzare, all'utente le scarpe, mantenendolo il più vicino possibile alla carrozzina;
  • Fargli appoggiare le mani sulle spalle di chi aiuta;
  • Mettergli le mani sotto le ascelle;
  • Puntare le gambe e i piedi davanti ad i suoi e flettere le gambe per far leva;
  • Farlo ruotare e metterlo seduto.

Alzata con utilizzo sollevatore

  • Informare la persona sul funzionamento ed il procedimento d'uso del presidio, al fine di tranquillizzarla;
  • Avvicinare il sollevatore al letto;
  • Posizionare l'imbracatura sotto la schiena facendo ruotare l'utente sui fianchi;
  • Agganciare l'imbracatura al sollevatore e alzare la persona;
  • Posizionare correttamente la carrozzina sotto l'utente e frenarla;
  • Abbassare delicatamente la persona utilizzando l'apposita leva o pulsante, guidandola in direzione della carrozzina;
  • Rimuovere l'imbracatura e sistemare l'utente nella posizione più consona.

Vestizione

Aiuto nella vestizione di utente parzialmente autosufficiente.

Parte superiore:

  • Arrotolare la manica dell'indumento sul polso dell'operatore;
  • Afferrare con la mano che presenta la manica arrotolata, la mano dell'utente e fare scorrere la manica lungo le braccia tenendo con l'altra mano la parte posteriore dell'indumento;
  • Far flettere il busto dell'utente in avanti e successivamente anche il capo;
  • Sistemare la parte posteriore dell'indumento evitando la formazione di pieghe;
  • Allacciare l'indumento, rimettere la persona in posizione supina;

Parte inferiore:

  • Spiegare i pantaloni, slacciarli, infilare entrambe le gambe fino a superare di poco il ginocchio, far flettere gli arti inferiori mantenendoli avvicinati, porre una mano sotto il bacino della persona, afferrare con l'altra l'indumento all'altezza della cintola;
  • Superare i glutei;
  • Abbottonare i pantaloni, rimettere l'utente in posizione supina e ricoprirlo.

Svestizione

Aiuto nella svestizione di utente parzialmente autosufficiente:

Parte superiore:

  • Far flettere leggermente in avanti il busto all'utente, sfilare l'indumento dalla parte inferiore risalendo la schiena, superando, successivamente, il capo che verrà flesso in avanti;
  • Sfilare le maniche mettendo una mano sotto l'articolazione del gomito;

Parte inferiore:

  • Mettere la persona in posizione supina e scoprirlo;
  • Slacciare i pantaloni, far flettere gli arti inferiori mantenendoli uniti , porre una mano sotto il bacino e con l'altra afferrare l'indumento all'altezza della cintola, sfilare il pantalone superando i glutei;
  • Riporre gli indumenti al termine dell'intervento.

Deambulazione assistita

  • L'operatore si affianca dalla parte plegica;
  • Bastone o tripode in avanti, prima la parte sana poi la parte plegica.

Aiuto nel salire le scale:

  • Avanti la mano sana sul corrimano;
  • Gamba sana sullo scalino;
  • L'operatore si pone dalla parte plegica e l'aiuta.

Aiuto nel scendere le scale:

  • Bastone o tripode nella mano sana;
  • L'operatore si pone dalla parte plegica;
  • Prima si fa scendere il bastone o tripode, il piede plegico poi il piede sano.

Osservare:

  • A posizione corretta del piede plegico in movimento cioè la pianta del piede perfettamente appoggiata al piano;
  • La posizione del braccio e della spalla plegica piegati in asse con il busto;
  • Muovere in modo adeguato braccio e spalla per non causare lussazioni.

Attività di relazione e promozione interessi dell'anziano

  • Mantenere un costante dialogo e comunicazione con l'assistito;
  • Parlare cercando di stare a lui vicino, possibilmente di fronte in modo che mentre parlate vi possa vedere e sentire bene;
  • Assicurarsi che la persona stia capendo quello che si dice;
  • Utilizzare frasi semplici e chiare, il tono della voce dovrebbe essere calmo ma nello stesso tempo non troppo basso;
  • Tenere il ritmo lento e cercare di dividere bene le parole;
  • Essere espressivi anche con il volto o con i gesti;
  • Favorire l'espressione e il mantenimento delle sue preferenze in relazione a modalità di intrattenimento, svago e di informazione;
  • Impegnarsi a conoscere più dettagli possibili sulle abitudini e dell'anziano in modo da facilitare la relazione e la vostra convivenza;
  • Coinvolgere l'assistito facendosi raccontare esperienze di vita passata e aneddoti divertenti della gioventù trascorsa;
  • Mettere a conoscenza dei fatti che accadono nel proprio paese o nel mondo, attraverso la lettura di quotidiani o l'ascolto di programmi televisivi;
  • Assicurare un compresenza attiva anche durante i periodi di ascolto radio o visione di programmi televisivi.

Supporto nell'assunzione del pranzo e della cena

L'operatore interviene:

- Quando la persona non è in grado di alimentarsi autonomamente;
- Quando è necessario un sostegno alla famiglia nello svolgere questa attività di cura;

  • Ci si accerta che la persona sia in grado di assumere il pasto, sia per quanto riguarda la postura che le condizioni fisiche generali, verificare il corretto posizionamento della protesi dentaria;
  • Ci si accerta che il pasto sia gradito e adeguato ad eventuali patologie;
  • Si rispettano i tempi di masticazione e di deglutizione;
  • Si stimola ad una sufficiente assunzione dei liquidi;
  • Si stimola l'utilizzo delle capacità residue di assunzione;
  • Eventuale pulizia della protesi dentaria e riordino del materiale utilizzato.
  • Contatti con il medico di famiglia

    Previo consenso dell'utente ci si rivolge a lui per:

    • Riferire o reperire informazioni riguardanti le condizioni di salute dell'utente stesso;
    • Il dosaggio dei farmaci;
    • La compilazione di ricette, richieste di ausili – presidi, richieste per visite specialistiche;

    Acquisto e gestione farmaci

    Gli operatori possono supportare la persona nell'assunzione dei farmaci in presenza di una certificazione del medico dove siano specificati: il tipo di farmaco, gli orari e i dosaggi.

    Le prestazioni richieste possono essere diverse:

    • Semplice stesura di un promemoria chiaro e leggibile;
    • Controllo dell'assunzione del farmaco;
    • Controllo della scadenza della confezione;
    • Approvvigionamento dei farmaci mancanti;
    • Informazione al medico di base se si manifestano effetti collaterali;

    Solo previa autorizzazione del medico di base:

    • Preparazione del dosaggio dei farmaci;
    • Sistemazione delle scorte
    • .

    Scheda attività

    Orario di lavoro settimanale 31 h 20 min
    Attività Durata giornaliera Altro
    Pulizia della cucina 15 min
    Pulizia della camera da letto 10 min
    Pulizia del bagno 10 min
    Pulizia delle attrezzature e di ausili 15 min
    Stiratura riordino indumenti 10 min
    Totale settimanale 6 h  
    Attività Durata giornaliera Altro
    Igiene intima 10 min
    Bagno assistito (doccia o vasca) 40 min (40 min x 1 volta alla settimana)
    Accompagnamento in bagno 40 min
    Cambio pannolone 20 min
    Totale settimanale 7 h 40 min  
    Attività Durata giornaliera Altro
    Messa a letto 10 min
    Alzata 10 min
    Vestizione 20 min
    Svestizione 20 min
    Deambulazione assistita 20 min
    Totale settimanale 8 h  
    Attività Durata giornaliera Altro
    Supporto assunzione pranzo e cena 40 min
    Totale settimanale 4 h  
    Attività Durata giornaliera Altro
    Attivitá di relazione e promozione interessi anziano 30 min
    Totale settimanale 3 h  
    Attività Durata giornaliera Altro
    Contatti con il medico di famiglia 10 min (10 min x 1 volta alla settimana)
    Gestione farmaci 25 min
    Totale settimanale 2 h 40 min  

    Coerenza bisogno

    Incidenza percentuale della durata di un signolo bisogno rispetto alla durata totale:

    BisognoDurata settimanale% su 31 h 20 min
    Primario (P)7 h 40 min 24%
    Sicurezza (S)26 h 20 min 84%
    Autonomia (A)21 h 20 min 68%
    Relazionalità (R)3 h 10 min 10%

    A seguito della compilazione della scheda, l'attività di assistenza è previsto che richieda un impegno dell'assistente familiare della durata settimanale di 31 h 20 min

    La soprindicata scheda di attività rappresenta quanto effettivamente concordato e accettato fra le parti.

    (Autorizzo il trattamento dei dati personali, ivi compresi quelli sensibili, ai sensi e per gli effetti del D. lgs. 30/06/03, n. 196 per le finalità di cui al presente documento.)

    In fede,

    Il datore di lavoro  
       
    Il lavoratore  
       
    Data