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Nuova scheda

Quanto segue rappresenta una indicazione di supporto per definire: articolazione, caratteristiche e durata di una attivita' assistenziale a domicilio. Puo' essere utile fornire una guida per una migliore organizzazione del lavoro assistenziale, coerente alle caratteristiche dell'assistito e al contesto nel quale vive e, per questa via, facilitare le relazioni fra assistente familiare e assistito. Non si sostituisce in alcun caso alle autonome relazioni di lavoro fra le parti e non vincola le determinazioni contrattuali che queste intendono assumere.

Mansionario

Pulizia della cucina

  • Mantenere i piani di cottura in buone condizioni igieniche;
  • Usare detergenti utili a ridurre le sostanze batteriche legate al grasso e allo sporco non schiumosi;
  • Lavare i piatti con una spugna che si utilizza solo per tale operazione;
  • Igienizzare il lavello utilizzando apposite spugne e risciacquare abbondantemente;
  • Riordinare e detergere le stoviglie utilizzando il materiale appropriato;
  • Organizzare la distribuzione delle stoviglie in modo che l'utente sia facilitato a raggiungerle;
  • Effettuare lo sbrinamento e il controllo della funzionalità del frigorifero ogni tre mesi circa a seconda del tipo di elettrodomestico, la pulizia periodica va effettuata utilizzando prodotti come acqua e aceto o acqua e bicarbonato;
  • Detergere ed asciugare il tavolo con spugne morbide e con prodotti adeguati al tipo di materiale di cui è composto.

Pulizia della camera da letto

  • Prestare attenzione, durante il rifacimento del letto, all'igiene delle lenzuola che devono essere cambiate al bisogno, sempre in accordo con l'utente e i famigliari. Sarebbe auspicabile almeno ogni quindici giorni;
  • Pulire al cambio del letto il materasso anti-decubito, qualora vi fosse, con acqua e disinfettante (es. amuchina) molto diluito inumidendo solo lo straccio;
  • Tendere il lenzuolo di sotto in modo che non vi siano pieghe;
  • Posizionare le eventuali traverse di cotone con le cuciture sotto il cuscino;
  • Posizionare il lenzuolo di sopra sempre ben teso e rincalzato, la stessa modalità va seguita per panni o coperte;
  • Riporre nel portabiancheria le lenzuola tolte dal letto;
  • Posizionare i presidi (sponde, archetti, ecc.) qualora ci fossero prestando attenzione alle esigenze della persona
  • Tenere i comodini e il comò spolverati, in ordine e liberati da eventuali oggetti estranei (carta, fazzoletti usati, cibo avanzato, ecc.);
  • Riporre negli appositi spazi biancheria e indumenti.

Pulizia altri ambienti

  • Spazzare i pavimenti per eliminare eventuali residui avendo l'avvertenza di non sollevare polvere;
  • Dopo avere spazzato i pavimenti si può procedere allo spolvero dei mobili con panno umido;
  • Procedere al lavaggio usando detergenti disinfettanti che non lascino il pavimento liscio perché ciò potrebbe causare cadute;
  • Non usare cera o suoi derivati in alcun ambiente;
  • Cambiare l'acqua del lavaggio per ogni ambiente;
  • Consigliare all'utente di togliere eventuali barriere come tappeti o pedane;
  • Portare il pattume negli appositi contenitori, nei casi in cui la persona abbia difficoltà di deambulazione o problemi ad uscire di casa (anche temporaneamente);
  • Buttare sempre il sacchetto con il materiale utilizzato dal servizio (es. pannoloni, guanti, traverse ecc.);
  • Lavare la pattumiera al bisogno con acqua e disinfettante (es. varechina) e risciacquare accuratamente.

Pulizia delle attrezzature e ausili

(Carrozzina, tripode, deambulatore, stampelle, sponde, archetto e sollevatori)
  • Pulire al bisogno con acqua e alcool o prodotti specifici: brocca, padella, pappagallo e bacinelle;
  • Devono essere sempre risciacquati con acqua corrente prima e dopo l'uso
  • Possibilmente una volta alla settimana vanno disinfettati con varechina.

Lavaggio indumenti

  • Provvedere alla preventiva e tempestiva rimozione di residui organici dagli indumenti da lavare;
  • Procedere alla divisione degli indumenti da lavare in base al colore e al tipo di materiale;
  • Predisporre il carico lavatrice ottimizzando il carico e il programma adatto;
  • Assicurare l'approvvigionamento di detersivo idoneo;
  • Completato il lavaggio stendere gli indumenti per l'asciugatura in luogo idoneo;
  • Conservare gli indumenti asciugati impilati i luogo idoneo in attesa di stiratura o di riporli.

Stiratura e riordino indumenti

  • Predisporre l'asse da stiro;
  • Scaldare il ferro da stiro fino alla temperatura necessaria;
  • Stirare gli indumenti e la biancheria che lo necessitano;
  • Ripiegare gli altri indumenti o biancheria che non richiedono stiratura;
  • Riporre gli indumenti e la biancheria nelle cassettiere e nell'armadio.

Procedura per l'igiene del viso a letto

  • Aiutare l'utente a mettersi in posizione seduta o semiseduta;
  • Porre sul letto un telo;
  • Versare nel catino acqua tiepida e porla sul piano di appoggio;
  • Far lavare le mani all'anziano e sostituire l'acqua;
  • Porgergli la manopola e il sapone invitandolo a detergersi ed asciugarsi il viso (nel caso l'anziano non sia in grado di farlo l'operatore insaponerà con delicatezza il viso, risciacquandolo ed asciugandolo);
  • Aiutare l'utente ad assumere la posizione più idonea alle sue condizioni;
  • Riordinare il materiale utilizzato.
  • Detersione della zona palpebrale: la procedura corretta da effettuare per evitare infezioni ed irritazioni è: detergere con movimento dall'angolo interno verso quello esterno, senza invertirne il senso, utilizzando un tamponcino di garza imbevuto di acqua distillata per ciascun occhio.
  • Taglio della barba da effettuare a giorni alterni, preferendo rasoi elettrici nel caso di anziani diabetici
  • Igiene delle orecchie: effettuare la detersione del padiglione esterno utilizzando tamponcini di garza
  • Igiene del naso: asportare l'eccesso di materiale organico con movimento rotatorio utilizzando tamponcini di garza inumiditi; non effettuare l'operazione in profondità.

Igiene del cavo orale

Frequenza: quotidiana Procedura:
  • Aiutare l'utente a mettersi in posizione seduta o semiseduta;
  • Rimuovere eventuali protesi mobili e detergerle con spazzolino e dentifricio;
  • Far effettuare sciacqui con il colluttorio e detergere gengive e lingua della persona con garza imbevuta nel colluttorio;
  • Evitare l'ingresso delle secrezioni presenti nel cavo orale alle vie respiratorie e porre attenzione a non stimolare il riflesso del vomito;
  • Riposizionare l'eventuale protesi e riordinare il materiale utilizzato.

Igiene delle mani e delle unghie

Frequenza: quotidiana per l'igiene delle mani; al bisogno per la cura delle unghie.

Procedura

  • Posizionare l'utente e la cerata;
  • Immergere la mano dell'anziano nel catino con acqua tiepida;
  • Insaponare palmo, dorso e zone interdigitali;
  • Sciacquare ed asciugare con cura;
  • Ripetere l'operazione con l'altra mano rinnovando l'acqua;
  • Procedere, al bisogno, alla cura delle unghie nel caso non sia necessario un intervento di tipo specialistico.

Igiene dei capelli a letto

Frequenza: settimanale o quindicinale Procedura
  • Far assumere all'anziano il decubito supino con il viso ruotato su di un lato;
  • Togliere i cuscini;
  • Coprire il torace dell'utente con il lenzuolo;
  • Posizionare le tele cerate, la traversa ed il contenitore di raccolta dell'acqua usata;
  • Inumidire i capelli e versare un po' di shampoo;
  • Invitare l'utente a tenere gli occhi chiusi;
  • Frizionare il cuoio capelluto, sciacquare accuratamente e ripetere l'operazione;
  • Strizzare i capelli ed avvolgere il capo con un lenzuolo od un asciugamano preferibilmente caldi;
  • Strofinare i capelli con l'asciugamano e pettinarli;
  • Iniziare l'asciugatura con il phon dopo avere eliminato il materiale bagnato o umido;
  • Spazzolare e pettinare i capelli, procedere ad un'eventuale acconciatura;
  • Riordinare il materiale usato.

Igiene intima

Frequenza: quotidiana Procedura
  • Collocare cerata e traversa;
  • Posizionare la padella
  • Inumidire ed insaponare ove possibile con la salvietta monouso;
  • Versare con la brocca acqua tiepida dalla regione pubica in basso verso il perineo per evitare infezioni;
  • (Per la donna) divaricare le piccole e grandi labbra, detergere la zona dall'alto verso il basso, risciacquare;
  • (Per l'uomo) scoprire il glande e rimuovere eventuali secrezioni con il detergente, Risciacquare;
  • Asciugare accuratamente i genitali;
  • Se l'utente presenta decubiti in regione sacrale evitare contatti diretti con la padella;
  • Posizionare la persona in decubito laterale e procedere alla detersione della zona perianale, sciacquare ed asciugare;
  • Posizionare correttamente il pannolone alle persone incontinenti, al termine delle operazioni;
  • Riordinare il materiale usato.

Spugnatura del busto

Frequenza: a giorni alterni in inverno, quotidianamente in estate e nelle persone incontinenti. Procedura
  • Posizionare la tela cerata;
  • Scoprire esclusivamente il tronco della persona;
  • Insaponare e procedere alle cure igieniche secondo il seguente ordine: viso e collo, torace, braccia e mani.
  • Porre particolare attenzione alle pieghe cutanee ed all'ombelico;
  • Risciacquare ed asciugare;
  • Far ruotare l'anziano sul fianco e procedere alla pulizia del dorso e della regione lombo-sacrale;
  • Rivestire tempestivamente l'utente e riordinare il materiale utilizzato.

Bagno o spugnatura a letto

Procedura

E' importante che gli operatori, prima e durante il bagno, accompagnino con una spiegazione chiara e dettagliata ogni azione che stanno eseguendo con l'utente, cercando la sua collaborazione. Una volta preparato il materiale gli operatori possono procedere al bagno rispettando la seguente sequenza:

  • Si protegge il letto con traversine o cerata;
  • Svestizione della parte superiore;
  • Si procede all'igiene del viso, delle orecchie, collo, torace, braccia, mani, schiena;
  • Si asciuga e si riveste la parte superiore della persona;
  • A piacere si usano prodotti per la toilette;
  • Svestizione della parte inferiore;
  • Igiene delle gambe e dei piedi con pediluvio nel catino;
  • Occorre asciugare con cura particolare fra le dita dei piedi;
  • Per il taglio delle unghie delle mani e dei piedi vedere: bagno in vasca;
  • Si possono utilizzare creme idratanti od altri prodotti per la toilette;
  • Igiene intima con uso della padella, della brocca e di sapone per l'igiene intima (preferibilmente a ph fisiologico);
  • Durante l'igiene è bene osservare se sono presenti arrossamenti, in caso di bisogno applicare creme idratanti ed emollienti;
  • Si procede poi alla vestizione completa ed al cambio del letto;
  • Infine si procede al riordino dell'ambiente e del materiale utilizzato;
  • Nel caso l'utente sia incontinente gli operatori possono valutare d'iniziare il bagno a letto dall'igiene intima, prestando attenzione al cambio dei guanti;

Igiene dei capelli ed asciugatura

I capelli possono essere lavati a letto nei tre seguenti modi:

  • Con i cuscini dietro la schiena, mettere dei traversini od una cerata sul cuscino ed attorno al collo dell'utente, con l'aiuto di una brocca e di un catino si lavano i capelli. Si può utilizzare anche una ciambella lavatesta;
  • Si sposta l'utente in diagonale nel letto, con la testa ed i piedi fuori avendo cura di appoggiare i piedi su una sedia, si mette una tela cerata sulle spalle, un catino su una sedia posizionata sotto la testa e si procede all'igiene dei capelli;
  • In casi particolari si esegue lo shampoo a secco utilizzando prodotti appositi.

Prevenzione piaghe da decubito

Piaga da decubito:
Lesione continua della cute, che interessa lo strato cutaneo e sottocutaneo nello stadio più avanzato intacca anche l'osso.

Cause:
  • Compressione dell'epidermide e del derma su un piano osseo (anche, sacro, bacino, gomiti, scapole, talloni, colonna vertebrale, orecchie, nuca, malleoli, zigomi);
  • Pieghe cutanee;
  • Immobilizzazione;
  • Malnutrizione e scarsa idratazione;
  • Scarsa igiene;
  • Cachessia o obesità;
  • Cattiva circolazione periferica;
  • Scorrette tecniche assistenziali;
  • Sfregamento e scivolamento nel letto;
  • Incontinenza che determina macerazione della cute per contatto con feci e urine;

Prevenzione:

  • Materasso ad aria e cuscini antidecubito, archetto, salva talloni (evitare ciambelle o talloniere); Corretta postura;
  • Mobilizzazione attiva e passiva;
  • Il rifacimento letto deve essere corretto senza pieghe e corpi estranei (es: briciole ecc.);
  • Alimentazione equilibrata, frequente idratazione;
  • Creme idratanti, emollienti, creme barriere all'ossido di zinco;
  • Particolare cura dell'igiene;
  • Vestiti comodi e morbidi possibilmente in tessuti naturali;
  • Controllo delle fonti di riscaldamento (coperte termiche, borse di acqua calda ecc.);

Osservare

Eventuali rossori con presenza o meno di vesciche o escoriazioni di vario genere tecnicamente costituiscono una lesione di stadio 1, pertanto richiedono l'applicazione di un protocollo che ne eviti l'evoluzione, che può essere favorita anche dal contatto con feci ed urine.

La terapia delle ulcere da decubito, una volta che si sono instaurate, è di pertinenza medico-infermieristica.

Bagno in struttura protetta

Se la stanza da bagno dell'utente è, per vari motivi, inadeguata si può verificare la possibilità di accompagnare la persona a fare il bagno in una struttura protetta, dove i bagni sono molto funzionali ed attrezzati. Visto che l'utente deve recarsi in un ambiente estraneo occorre prepararlo a ciò che troverà e rassicurarlo negli eventuali timori. I bagni delle strutture protette sono dotati di un angolo doccia con maniglioni, che rende comoda e sicura sia la doccia in piedi che quella eseguita con la persona seduta su una sedia o carrozzina in plastica. Le procedure ed il materiale utilizzato durante il bagno rimangono invariati. Quando l'operatore fa il bagno a persone affette da particolari patologie infettive sarebbe bene utilizzare un camice monouso e la mascherina.

Bagno in vasca

Procedura per il bagno in vasca di utente emiplegico:

  • Nel caso l'utente sia emiplegico richiederà maggiore aiuto nell'entrare ed uscire dalla vasca si posiziona la carrozzina frenata o la sedia, a seconda del grado di autonomia, accanto alla vasca dal lato sano dell'utente;
  • Lo si aiuta a svestirsi iniziando dalla parte sana;
  • L'utente deve entrare in vasca con l'arto inferiore sano e deve afferrare con l'arto superiore sano il maniglione;
  • Con l'aiuto dell'operatore si sederà sulla seggetta per vasca;
  • La procedura del bagno rimane invariata;
  • Si asciuga la persona per evitare che scivoli;
  • L'utente deve farsi forza con il braccio e la gamba sana;
  • Aiutato dall'operatore si siede sul bordo della vasca per poi spostarsi sulla carrozzina o sulla sedia posta perpendicolarmente alla vasca;

Bagno sotto la doccia

Procedura:

  • Aiutiamo l'utente a svestirsi e ad entrare nel box doccia;
  • Se l'utente è autosufficiente resta in piedi tenendosi al maniglione;
  • In caso di persona a rischio di caduta (emiplegico o con altre patologie) si utilizza una sedia di plastica all'interno del box per far sedere l'utente;
  • Si procede prima aiutando l'utente a lavarsi i capelli ed a sciacquarli;
  • Si stimola l'utente ad insaponarsi (l'operatore lo insapona dove lui non riesce) ed a sciacquarsi;
  • Occorre prestare particolare attenzione all'igiene delle parti intime e dei piedi;
  • Occorre osservare se sono presenti irritazioni;
  • Si aiuta l'utente ad uscire dal box doccia, ad asciugarsi e rivestirsi;
  • Una volta usciti dalla stanza da bagno si procede all'asciugatura dei capelli mantenendo le norme di sicurezza;
  • Per il taglio delle unghie delle mani e dei piedi vedere: bagno in vasca;
  • Riordinare ed arieggiare l'ambiente;
  • Sistemare il materiale utilizzato.

Bagno in struttura protetta

Se la stanza da bagno dell'utente è, per vari motivi, inadeguata si può verificare la possibilità di accompagnare la persona a fare il bagno in una struttura protetta, dove i bagni sono molto funzionali ed attrezzati. Visto che l'utente deve recarsi in un ambiente estraneo occorre prepararlo a ciò che troverà e rassicurarlo negli eventuali timori.

I bagni delle strutture protette sono dotati di un angolo doccia con maniglioni, che rende comoda e sicura sia la doccia in piedi che quella eseguita con la persona seduta su una sedia o carrozzina in plastica. Le procedure ed il materiale utilizzato durante il bagno rimangono invariati.

Quando l'operatore fa il bagno a persone affette da particolari patologie infettive sarebbe bene utilizzare un camice monouso e la mascherina.

Accompagnamento in bagno

  • Accompagnare periodicamente in bagno l'assistito su sua richiesta
  • Assisterlo nella vestizione necessaria
  • Facilitare il suo posizionamento sui servizi igienici
  • Controllare e monitorare l'evacuazione
  • Segnalare eventuali difficoltà/ritardi
  • Effettuare l'igiene intima dopo ogni evacuazione
  • Effettuare il cambio dei pannoloni

Igiene dei piedi e delle unghie

Frequenza: a giorni alterni.

Se necessario, usare creme emollienti o olio di vaselina per ammorbidire le callosità.

Procedura

  • Scoprire gli arti inferiori fino alle ginocchia;
  • Porre cerata e traversa sotto i piedi dell'anziano;
  • Posizionare il catino contenente acqua tiepida ed immergervi i piedi;
  • Insaponare e sciacquare i piedi, rivolgendo particolare attenzione agli spazi fra le dita;
  • Asciugare accuratamente e massaggiare i piedi soprattutto nella regione plantare e nel tallone;
  • Riporre il materiale usato.

Per la cura dei piedi con problemi ci si rivolge a figure competenti (podologo).

Messa a letto

Utente collaborante in carrozzina:

  • Accostare la carrozzina ai piedi del letto;
  • Afferrare l'utente sotto la ascelle puntando i piedi contro quelli della persona per aiutarlo ad assumere la posizione eretta;
  • Fargli compiere una rotazione di 45° fino a far toccare con la zona poplitea il bordo del letto;
  • Aiutarlo a sedersi sul letto mantenendo sempre i piedi puntati contro i suoi;
  • Favorire la rotazione del bacino per farlo sdraiare sorreggendo il busto e le gambe.

Messa a letto utente non collaborante

La suddetta prestazione va eseguita da due operatori (se l'utente è in grado di reggersi in piedi), altrimenti è necessario l'uso del sollevatore.

  • Accostare la carrozzina ai piedi del letto;
  • Porsi ai lati dell'utente prendendolo sotto le ascelle per aiutarlo ad assumere la posizione eretta; Sfilare la carrozzina;
  • Fargli compiere una rotazione di 45° avvicinandolo al letto;
  • Farlo sedere sul letto;
  • Un operatore lo sorregge per il busto, l'altro gli solleva le gambe aiutandolo ad assumere la posizione supina.

Alzata

Alzata della persona parzialmente autonoma che necessita temporaneamente o stabilmente del presidio della carrozzina (intervento eseguito da un solo operatore).

Le metodologie, impiegate nell'alzata variano in relazione alla tipologia della disabilità e all'atteggiamento della persona.

  • Posizionare la carrozzina vicino alla testa del letto, a destra o a sinistra, tenendo conto dell'eventuale patologia;
  • Bloccare la carrozzina;
  • Ruotare l'utente su di un fianco, facilitandolo nel mettersi a sedere sul bordo del letto ed attendere qualche minuto;
  • Calzare, all'utente le scarpe, mantenendolo il più vicino possibile alla carrozzina;
  • Fargli appoggiare le mani sulle spalle di chi aiuta;
  • Mettergli le mani sotto le ascelle;
  • Puntare le gambe e i piedi davanti ad i suoi e flettere le gambe per far leva;
  • Farlo ruotare e metterlo seduto.

Alzata con utilizzo sollevatore

  • Informare la persona sul funzionamento ed il procedimento d'uso del presidio, al fine di tranquillizzarla;
  • Avvicinare il sollevatore al letto;
  • Posizionare l'imbracatura sotto la schiena facendo ruotare l'utente sui fianchi;
  • Agganciare l'imbracatura al sollevatore e alzare la persona;
  • Posizionare correttamente la carrozzina sotto l'utente e frenarla;
  • Abbassare delicatamente la persona utilizzando l'apposita leva o pulsante, guidandola in direzione della carrozzina;
  • Rimuovere l'imbracatura e sistemare l'utente nella posizione più consona.

Vestizione

Aiuto nella vestizione di utente parzialmente autosufficiente.

Parte superiore:

  • Arrotolare la manica dell'indumento sul polso dell'operatore;
  • Afferrare con la mano che presenta la manica arrotolata, la mano dell'utente e fare scorrere la manica lungo le braccia tenendo con l'altra mano la parte posteriore dell'indumento;
  • Far flettere il busto dell'utente in avanti e successivamente anche il capo;
  • Sistemare la parte posteriore dell'indumento evitando la formazione di pieghe;
  • Allacciare l'indumento, rimettere la persona in posizione supina;

Parte inferiore:

  • Spiegare i pantaloni, slacciarli, infilare entrambe le gambe fino a superare di poco il ginocchio, far flettere gli arti inferiori mantenendoli avvicinati, porre una mano sotto il bacino della persona, afferrare con l'altra l'indumento all'altezza della cintola;
  • Superare i glutei;
  • Abbottonare i pantaloni, rimettere l'utente in posizione supina e ricoprirlo.

Svestizione

Aiuto nella svestizione di utente parzialmente autosufficiente:

Parte superiore:

  • Far flettere leggermente in avanti il busto all'utente, sfilare l'indumento dalla parte inferiore risalendo la schiena, superando, successivamente, il capo che verrà flesso in avanti;
  • Sfilare le maniche mettendo una mano sotto l'articolazione del gomito;

Parte inferiore:

  • Mettere la persona in posizione supina e scoprirlo;
  • Slacciare i pantaloni, far flettere gli arti inferiori mantenendoli uniti , porre una mano sotto il bacino e con l'altra afferrare l'indumento all'altezza della cintola, sfilare il pantalone superando i glutei;
  • Riporre gli indumenti al termine dell'intervento.

Deambulazione assistita

  • L'operatore si affianca dalla parte plegica;
  • Bastone o tripode in avanti, prima la parte sana poi la parte plegica.

Aiuto nel salire le scale:

  • Avanti la mano sana sul corrimano;
  • Gamba sana sullo scalino;
  • L'operatore si pone dalla parte plegica e l'aiuta.

Aiuto nel scendere le scale:

  • Bastone o tripode nella mano sana;
  • L'operatore si pone dalla parte plegica;
  • Prima si fa scendere il bastone o tripode, il piede plegico poi il piede sano.

Osservare:

  • A posizione corretta del piede plegico in movimento cioè la pianta del piede perfettamente appoggiata al piano;
  • La posizione del braccio e della spalla plegica piegati in asse con il busto;
  • Muovere in modo adeguato braccio e spalla per non causare lussazioni.

Mobilizzazione allettato

E' il movimento della persona provocato dal personale addetto all'assistenza finalizzato a migliorare le seguenti attività: metabolica, muscolo – scheletrica e dell'apparato cardiocircolatorio.

Utente emiplegico allettato

Postura in posizione supina:

  • Cuscino in fondo ai piedi per evitare il piede equino;
  • Posizionare in fondo al letto l'archetto per tenere sollevate le coperte;
  • Cuscinetti di sabbia posti ai lati per evitare la rotazione del bacino;
  • Talloniere o ciambelle piccole da porre sotto ai talloni;
  • Cuscino posto tra le gambe per distanziarle;
  • Cuscino piccolo sotto al braccio plegico per mantenerlo in scarico;

Postura sul fianco sano:

  • Cuscino in mezzo alle gambe che devono essere in posizione asimmetrica e semi-flesse;
  • Gamba plegica in scarico su di un cuscino;
  • Schiena in asse con la spalla in introrotazione;
  • Cuscino posto dietro la schiena per bloccare la postura;
  • Cuscino sotto il braccio plegico in scarico semi-flesso;
  • Mano aperta con manopola piccola o manubrio;

Postura su carrozzina:

  • Cuscino al silicone sotto ai glutei;
  • Cuscino sottile dietro alla schiena;
  • Sostegno per evitare la lussazione della spalla plegica;
  • Cuscino in mezzo alle cosce o divaricatore.

Tecniche di postura di utente allettato in genere

Postura in posizione supina:

  • Utilizzo di un materasso non troppo soffice per evitare l'avvallamento del corpo in corrispondenza del bacino;
  • Utilizzo di un archetto per tenere sollevate le coperte e le lenzuola;
  • Il cuscino deve potersi adattare alla curva cervicale e impedire la rotazione del capo;
  • Le ginocchia in leggera flessione sostenute da un cuscino;
  • I piedi sostenuti in leggera flessione plantare da un cuscinetto;
  • Le braccia appoggiate, un poco abdotte e flesse al gomito, su un altro cuscino;

Postura semiseduta:

  • E' analoga alla precedente ma a tronco inclinato;
  • Le ginocchia saranno semiflesse;
  • I piedi sorretti da un appoggio;

Postura prona

  • Testa ruotata da un lato;
  • Cuscino sotto l'addome;
  • Gambe semiflesse appoggiate su un cuscino;

Postura sul fianco

  • Arti superiori semiflessi appoggiati su un cuscino;
  • Arti inferiori semiflessi con un cuscino tra le gambe che permetta l'allineamento del bacino.

Prevenzione piaghe da decubito

Piaga da decubito: lesione continua della cute, che interessa lo strato cutaneo e Sottocutaneo nello stadio più avanzato intacca anche l'osso.

Cause:

  • Compressione dell'epidermide e del derma su un piano osseo (anche, sacro, bacino, gomiti, scapole, talloni, colonna vertebrale, orecchie, nuca, malleoli, zigomi);
  • Pieghe cutanee;
  • Immobilizzazione;
  • Malnutrizione e scarsa idratazione;
  • Scarsa igiene;
  • Cachessia o obesità;
  • Cattiva circolazione periferica;
  • Scorrette tecniche assistenziali;
  • Sfregamento e scivolamento nel letto;
  • Incontinenza che determina macerazione della cute per contatto con feci e urine;

Prevenzione:

  • Materasso ad aria e cuscini antidecubito, archetto, salva talloni (evitare ciambelle o talloniere); Corretta postura;
  • Mobilizzazione attiva e passiva;
  • Il rifacimento letto deve essere corretto senza pieghe e corpi estranei (es: briciole ecc.);
  • Alimentazione equilibrata, frequente idratazione;
  • Creme idratanti, emollienti, creme barriere all'ossido di zinco;
  • Particolare cura dell'igiene;
  • Vestiti comodi e morbidi possibilmente in tessuti naturali;
  • Controllo delle fonti di riscaldamento (coperte termiche, borse di acqua calda ecc.);

Osservare:

Eventuali rossori con presenza o meno di vesciche o escoriazioni di vario genere tecnicamente costituiscono una lesione di stadio 1, pertanto richiedono l'applicazione di un protocollo che ne eviti l'evoluzione, che può essere favorita anche dal contatto con feci ed urine.

La terapia delle ulcere da decubito, una volta che si sono instaurate, è di pertinenza medico-infermieristica.

Accompagnamento all'esterno

  • Accompagnare l'assistito all'esterno in passeggiate e visite ad amici e parenti (preavvertiti e concordandolo preventivamente) o in luoghi di socializzazione (in base ad un programma)
  • Favorire per quanto possibile i desideri e le preferenze dell'assistito
  • Tenere conto delle situazioni climatiche e ambientali per non esporre l'assistito a rischi per la salute
  • Assicurare che il percorso sia il più sicuro e idoneo alle condizioni di mobilità dell'assistito

Attività di relazione e promozione interessi dell'anziano

  • Mantenere un costante dialogo e comunicazione con l'assistito;
  • Parlare cercando di stare a lui vicino, possibilmente di fronte in modo che mentre parlate vi possa vedere e sentire bene;
  • Assicurarsi che la persona stia capendo quello che si dice;
  • Utilizzare frasi semplici e chiare, il tono della voce dovrebbe essere calmo ma nello stesso tempo non troppo basso;
  • Tenere il ritmo lento e cercare di dividere bene le parole;
  • Essere espressivi anche con il volto o con i gesti;
  • Favorire l'espressione e il mantenimento delle sue preferenze in relazione a modalità di intrattenimento, svago e di informazione;
  • Impegnarsi a conoscere più dettagli possibili sulle abitudini e dell'anziano in modo da facilitare la relazione e la vostra convivenza;
  • Coinvolgere l'assistito facendosi raccontare esperienze di vita passata e aneddoti divertenti della gioventù trascorsa;
  • Mettere a conoscenza dei fatti che accadono nel proprio paese o nel mondo, attraverso la lettura di quotidiani o l'ascolto di programmi televisivi;
  • Assicurare un compresenza attiva anche durante i periodi di ascolto radio o visione di programmi televisivi.

Accompagnamento alle visite mediche e di cura

  • Informare l'utente della data e ora in cui sarà accompagnato;
  • Ricordare l'impegno all'utente il giorno precedente l'appuntamento;
  • Prendere tutti i documenti pertinenti;
  • Entrare insieme all'utente solo se lo stesso lo richiede e in tal caso, se necessario, aiutarlo nella svestizione, postura, vestizione;
  • Inserirsi nel rapporto medico/ utente nel momento in cui percepisce che vi siano difficoltà di comprensione, aiutando la persona ad esprimere le proprie richieste;
  • Scrivere nella consegna personale, al rientro, solo le informazioni ritenute indispensabili al proseguimento del programma di aiuto;
  • Fotocopiare se necessario e con il consenso dell'interessato, i referti sanitari inserendoli nella cartella personale dell'utente.
  • All'interno dei servizi sanitari sono solitamente presenti le carrozzine, se si ritiene opportuno l'utilizzo si cercherà la più adatta, dopo l'uso sarà lasciata nel medesimo posto.

Igiene dentiera

  • Rimuovere eventuali protesi mobili e detergerle con spazzolino e dentifricio;
  • Riposizionare l'eventuale protesi e riordinare il materiale utilizzato.

Acquisto degli alimenti

- Quando la persona non è in grado di procurarsi autonomamente i prodotti alimentari;
- Quando l'intervento è finalizzato a favorire i contatti con l'esterno;
- Quando l'intervento è finalizzato al contenimento e/o aiuto nell'organizzazione (quantità/qualità degli acquisti).

  • Compilare o visionare insieme all'utente o ad un familiare, la lista degli acquisti verificando la quantità in relazione agli alimenti già disponibili ed alla possibilità di successiva conservazione;
  • Accertarsi e, se necessario, controllare che l'utente disponga del denaro necessario;
  • Rispettare le scelte dell'utente riguardo agli alimenti; nel caso di acquisti nocivi per la salute o particolarmente dispendiosi l’assistente familiare spiega alla persona gli aspetti negativi che ciò comporta;
  • Ricordare all'utente o effettuare direttamente il controllo delle scadenze;
  • Accompagnare l'utente al proprio domicilio terminati gli acquisti aiutandolo nel trasportare la spesa all'interno dell'appartamento;
  • Procedere ad aiutarlo a riporre i vari acquisti negli appositi spazi, se concordato nel piano di lavoro.

Preparazione della prima colazione e dello spuntino

La preparazione del pasto a domicilio risponde, oltre a ovvie necessità alimentari, ai bisogni dell'utente di autonomia, relazione, mantenimento delle proprie abitudini.

L'operatore interviene:

- quando è necessario affiancare la persona che temporaneamente non è autonoma;
- quando è finalizzato al mantenimento delle autonomie o al recupero di capacità;

  • Concordare il menù in base ai gusti, alle patologie e agli alimenti disponibili in casa;
  • Valutare la presenza e lo stato degli utensili che servono per la preparazione e l'assunzione del pasto;
  • Tenere in considerazione le abitudini alimentari e le modalità di preparazione proprie della persona;
  • Porre particolare attenzione al coinvolgimento della persona durante il processo di preparazione.

Preparazione del pranzo e della cena

La preparazione del pasto a domicilio risponde, oltre a ovvie necessità alimentari, ai bisogni dell'utente di autonomia, relazione, mantenimento delle proprie abitudini.

L'operatore interviene:

- Quando è necessario affiancare la persona che temporaneamente non è autonoma;
- Quando è finalizzato al mantenimento delle autonomie o al recupero di capacità;

  • Concordare il menù in base ai gusti, alle patologie e agli alimenti disponibili in casa;
  • Valutare la presenza e lo stato degli utensili che servono per la preparazione e L'assunzione del pasto;
  • Tenere in considerazione le abitudini alimentari e le modalità di preparazione proprie della persona;
  • Porre particolare attenzione al coinvolgimento della persona durante il processo di preparazione.

Supporto assunzione prima colazione e spuntino

L'operatore interviene:

- quando la persona non è in grado di alimentarsi autonomamente;
- quando è necessario un sostegno alla famiglia nello svolgere questa attività di cura;
Ci si accerta che la persona sia in grado di assumere il pasto, sia per quanto riguarda la postura che le condizioni fisiche generali, verificare il corretto posizionamento della protesi dentaria;
Ci si accerta che il pasto sia gradito e adeguato ad eventuali patologie;
Si rispettano i tempi di masticazione e di deglutizione;
Si stimola ad una sufficiente assunzione dei liquidi;
Si stimola l'utilizzo delle capacità residue di assunzione;
Eventuale pulizia della protesi dentaria e riordino del materiale utilizzato.

Supporto nell'assunzione del pranzo e della cena

L'operatore interviene:

- Quando la persona non è in grado di alimentarsi autonomamente;
- Quando è necessario un sostegno alla famiglia nello svolgere questa attività di cura;

  • Ci si accerta che la persona sia in grado di assumere il pasto, sia per quanto riguarda la postura che le condizioni fisiche generali, verificare il corretto posizionamento della protesi dentaria;
  • Ci si accerta che il pasto sia gradito e adeguato ad eventuali patologie;
  • Si rispettano i tempi di masticazione e di deglutizione;
  • Si stimola ad una sufficiente assunzione dei liquidi;
  • Si stimola l'utilizzo delle capacità residue di assunzione;
  • Eventuale pulizia della protesi dentaria e riordino del materiale utilizzato.
  • Contatti con il medico di famiglia

    Previo consenso dell'utente ci si rivolge a lui per:

    • Riferire o reperire informazioni riguardanti le condizioni di salute dell'utente stesso;
    • Il dosaggio dei farmaci;
    • La compilazione di ricette, richieste di ausili – presidi, richieste per visite specialistiche;

    Acquisto e gestione farmaci

    Gli operatori possono supportare la persona nell'assunzione dei farmaci in presenza di una certificazione del medico dove siano specificati: il tipo di farmaco, gli orari e i dosaggi.

    Le prestazioni richieste possono essere diverse:

    • Semplice stesura di un promemoria chiaro e leggibile;
    • Controllo dell'assunzione del farmaco;
    • Controllo della scadenza della confezione;
    • Approvvigionamento dei farmaci mancanti;
    • Informazione al medico di base se si manifestano effetti collaterali;

    Solo previa autorizzazione del medico di base:

    • Preparazione del dosaggio dei farmaci;
    • Sistemazione delle scorte
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